di Alessandro Mortarino.
Le nostre segnalazioni e richieste di approfondimenti hanno ricevuto prime risposte da tutti gli Enti a cui ci siamo rivolti. Dopo le considerazioni (a nostro avviso parecchio errate) pervenute dagli organizzatori, anche le Prefetture di Cuneo e Asti, le Province di Cuneo e Asti, la Polizia locale di Santo Stefano Belbo ci hanno fatto pervenire le loro puntualizzazioni, che ci aiutano a delineare i dettagli della questione ...
Questione apparentemente molto semplice: le competenze primarie spettano al Comune di Santo Stefano Belbo, a cui spetta verificare che gli organizzatori adempiano a tutte le spettanze previste dal regolamento di gara, essendo questo rally inserito nell'elenco delle competizioni autorizzate dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
La Prefettura di Cuneo ci segnala che la sua competenza è legata solo alla sospensione della circolazione sul tratto di strada interessato dalla competizione.
La Provincia di Cuneo ha semplicemente avviato l'istruttoria richiedendo a tutti i Comuni interessati al tratto di gara un parere; non essendo pervenute obiezioni in merito, ha rilasciato l'autorizzazione. Le chiusure delle strade interessate dalle prove speciali sono state successivamente disposte, secondo quanto previsto dalle norme in vigore, con specifico decreto prefettizio.
La Prefettura e la Provincia di Asti non si ritengono competenti in materia e ci invitano ad inviare, il prossimo anno, una preventiva richiesta per evitare che il problema registrato si possa ripetere anche nella successiva edizione della (eventuale ...) manifestazione.
Così ci risponde formalmente, invece, la Polizia locale di Santo Stefano Belbo: «Tutte le autorizzazioni allo svolgimento della gara automobilistica sono state regolarmente rilasciate da Provincia di Cuneo e Prefettura di Cuneo, inoltre, sentito l'organizzatore del rally sig. Sarotto Giuseppe in merito alla mancanza di segnalazioni della chiusura strade, il medesimo ha confermato di aver posizionato avvisi di chiusura su tutte le strade interessate dal rally e che a causa del vento o di comportamenti scorretti da parte di sconosciuti, si è verificato l'inconveniente a cui fate riferimento».
Tutto chiaro, vero ? Gli organizzatori dicono di avere avvisato per tempo tanto i residenti quanto gli incauti automobilisti di passaggio; purtroppo, però, qualche "boicottatore" (scegliete voi se lo preferite essere umano o agente atmosferico !) ha rimosso furtivamente i loro avvisi.
Crediamo sia sufficiente chiedere - semplicemente - ai residenti di una qualunque delle molte strade che collegano Santo Stefano Belbo con la sua collina, per scoprire che nessuno si è degnato di avvisarli, nè prima nè durante.
Come sempre accade - purtroppo - per queste manifestazioni !
Alle nostre ulteriori rimostranze verbali, la Polizia locale di Santo Stefano Belbo ci conferma che altre persone hanno nell'occasione lamentato la mancanza di indicazioni e i disagi patiti durante quella gara rallystica. Purtroppo le esigue forze, ci dicono, non hanno permesso controlli su tutto il territorio. Dunque, anche per loro, più che insistere sulle criticità gravi registrate in questa edizione, sarebbe meglio che i cittadini si appuntino in agenda per il prossimo anno - diciamo nel mese di Aprile 2015 - il compito di inviare per iscritto a tutti gli Enti che abbiamo fin qui indicati, un bel messaggio per ricordare quali problemi si sono registrati nel 2014 e chiedere controlli per evitare che si possano ripetere.
Personalmente credo che sia il caso di chiedere che, anche alla luce delle irregolarità registrate nell'edizione 2014, il rally non venga più autorizzato ... Ma per questo occorre che tante persone si impegnino a trasmettere agli organi competenti una precisa richiesta preventiva ! (Noi non mancheremo di ricordarvelo per tempo ....).
Ringraziamo le Istituzioni per le risposte puntuali (che comunque ci lasciano parecchio "amaro in bocca") e fingiamo di non avere letto sui social network le simpatiche attestazioni di stima di molti amanti locali dei rally, ad esempio quel suggerimento ad "andare a cagare" o "usare i bastoni contro chi protesta", che testimonia in modo abbastanza inequivocabile lo spirito democratico di chi vuole divertirsi (sempre e comunque) e non bada agli elementari diritti altrui ...