di Alberto Mossino, presidente PIAM onlus.
A marzo avevamo lanciato l'allarme sui mancati pagamenti della Regione Piemonte ai progetti a sostegno delle vittime della tratta. Oggi abbiamo avuto un colloquio con una giovane ragazza costretta a prostituirsi in strada e che ci ha chiesto aiuto.
Le abbiamo detto che possiamo offrirle un letto e una doccia, qualche misero pasto e nulla di più, i soldi sono finiti ...
La Regione continua a non pagare, anche se i denari dal Dipartimento per le Pari Opportunità li ha già incassati da molti mesi.
La ragazza se ne è andata a testa bassa, chiedendoci cosa poteva fare, dove poteva andare. "Prova da qualche altra parte, non qui in Piemonte, siamo tutti messi male".
Questa è la prima, ma ne seguiranno altre. E saranno tutte sconfitte dolorose, in primis per queste donne maltrattate dagli sfruttatori prima e dalle istituzioni poi. Quelle istituzioni che hanno fatto sparire i soldi delle vittime della tratta, allo stesso modi di papponi e sfruttatori.
E ne usciamo sconfitti anche noi, operatori sociali iper frustrati.
Se la ridono invece i trafficanti, che da oggi sanno che in Piemonte non avranno più ostacoli a mettere sulle strade giovani ragazze, costringendole a prostituirsi.
Questa Giunta Regionale in campagna elettorale prometteva sicurezza ad ogni dove.
E sicurezza abbiamo avuto: quella per i trafficanti di rimanere impuniti e quella per gli operatori sociali di andare in fallimento con le banche.
Bravi!
Ecco i riferimenti ai precedenti avvisi resi pubblici dal Piam:
http://piamonlus.blogspot.it/2013/03/tratta-delle-donne-le-onlus-piemontesi.html
http://piamonlus.blogspot.it/2013/03/se-la-regione-non-ci-paga-dovremo.html