Uidu deriva dalla pronuncia italiana di "we do", in inglese: "noi facciamo". Ad oggi siamo circondati dai pronomi "io” (iPhone, iPad, iPiùomenotutto) e “tu” (youTube, è tutto attorno a te). Pensiamo sia arrivato il momento di cambiare prospettiva nel modo di vedere la realtà che ci sta attorno, favorendo la partecipazione responsabile alla vita sociale della comunità. Per questo è giunto il momento di usare il “noi”, il "ui".
Ma non basta dire “noi”, serve impegnarsi sul proprio territorio, gettare ponti e tessere trame sociali. Serve dire “noi facciamo”, per passare dall’intenzione all’azione. Ed ecco spiegato il "du" ...
Comincia così la presentazione del portale uidu.org, on-line nella sua versione definitiva dal Dicembre 2012, nato da una "startup" di giovanissimi del bergamasco: un network creato e finalizzato al sostegno delle organizzazioni no-profit. Grande intuizione l'aver immaginato prima e realizzato poi un "social network" espressamente dedicato al "terzo settore", un luogo dove si può realizzare l'incontro tra le innumerevoli e diffuse realtà associative, lo scambio di esperienze, la promozione delle iniziative, il contatto con aspiranti volontari e, non ultimo, la raccolta fondi.
Caratteristica fondamentale di uidu.org è la geolocalizzazione, offre cioè la possibilità di localizzare le organizzazioni permettendo a chiunque di interagire con le associazioni del proprio territorio.
Venerdì scorso (15 febbraio) i fondatori di uidu.org sono approdati ad Asti a presentare il network alle Associazioni astigiane, a fare gli onori di casa gli assessori Marta Parodi e Piero Vercelli con il presidente del Centro Servizi Volontariato, Diagora.
Non solo, lo staff di UIDU ha incontrato i ragazzi del progetto ALL4ONE&ONE4ALL, un progetto iniziato con un respiro europeo nell'analisi del rapporto tra giovani ed impegno sociale che si sta concretizzando localmente attraverso il diretto coinvolgimento nella costruzione/conduzione di un portale web dedicato al "mondo" giovanile astigiano.
