Dalla lettura de "La Nuova Provincia" del 25 gennaio traggo l'informazione dell'avanzato progetto di fusione tra i comuni di Castagnole Lanze e Coazzolo.
Mi pare quantomeno "curioso" che questa ipotesi (certamente da considerare e già da me proposta, in tempi non sospetti, come eventualità da soppesare con attenzione) sia percorsa dall'attuale amministrazione comunale di Coazzolo senza averla minimamente portata preventivamente a conoscenza e discussa con i concittadini del pur piccolo paese ...
Ancor più sorprendente se pensiamo che soltanto poco più di due mesi fa, durante un incontro pubblico richiesto dai cittadini e convocato per ragionare della soppressione della Provincia di Asti (ora rientrata) e della improvvisa parziale chiusura degli uffici comunali, gli amministratori presenti avevano ribadito - con grande fermezza - l'assoluta necessità di salvaguardare il ruolo di Coazzolo come comune autonomo e suggerito la possibilità di sottoporre ad un eventuale referendum l'opportunità di consorziare parte dei servizi con il limitrofo comune cuneese di Neive, anzichè (come sarebbe parso naturale) proprio con Castagnole Lanze.
E ancor più sorprendente se analizziamo gli investimenti fatti dall'amministrazione comunale negli ultimi anni per ammodernare gli arredi degli uffici comunali, innalzare di un piano il palazzo municipale, garantire stipendi e gettoni di presenza a Sindaco, Vice Sindaco, ben 3 Assessori, consiglieri comunali.
Chissà cosa è accaduto in questo breve periodo, per modificare così drasticamente gli orientamenti ...
I cittadini di Coazzolo (poco più di 300) si augurano di poterlo sapere, a breve, e possibilmente ragionandone non in astratto ma basandosi su dati economici, bilanci consuntivi e preventivi, nuove opportunità all'orizzonte.
Alessandro Mortarino
