di Paolo Volpe.
Cosa si può fare ad agosto ? Andare in ferie o approfittare del fatto che gli altri sono in ferie per liberarsi di una casa di riposo. Sta succedendo a Villafranca con la casa di riposo Santanera. Andiamo con ordine. Sono anni che l’opposizione in consiglio comunale, il gruppo “Villafranca Domani”, sostiene che è necessario intervenire sulla casa di riposo. Se il Comune vuole dare un futuro al Santanera, deve farlo diventare il centro della politica locale per l’anziano ...
Deve essere gestito a Villafranca, rimanendo in mano pubblica, non da un privato che viene da fuori, anche se cooperativa. Sono anni che sosteniamo che bisogna cercare nuove strade per risolvere il problema di un Santanera che è arrivato a perdere 37 mila euro all'anno ma ne perderà 50 mila in più quando, fra cinque anni, finirà il contributo regionale per i lavori di ristrutturazione conclusi nel 2005. Bisogna creare la gestione diretta della struttura, con dipendenti assunti in proprio dall’ente. Perché mettere il personale nelle mani di un soggetto esterno che, ovviamente, ci guadagna e fa aumentare i costi?
L’Opera Pia S. Elena, l'ente che gestisce l'asilo del paese, ha eliminato le cooperative ed ha proprio personale, rimanendo ben contenta di questo sistema. Dipendenti assunti dall’ente per avere persone più motivate e attaccate al loro lavoro. Noi vogliamo che non si perdano posti di lavoro perché l'assistenza agli anziani è fatta di attenzione, presenza, tempestività, capacità e qualità. 24 ore su 24. Se si cerca solo il prezzo basso, si possono fare seri danni. Noi non siamo disposti a fare sconti sulla qualità del servizio agli anziani e sulla tutela del personale. Serve il consorziamento con le altre piccole case di riposo della zona, che da sole non possono farcela ad andare avanti, per mettere insieme le forze, risparmiare sui costi e fare di più. Bisogna dare una soluzione alla ex proprietà Venturello, il fabbricato adiacente alla sede di via Roma, acquistato anni fa con un mutuo che da sempre rappresenta solo un costo perché è inutilizzato e senza alcuna destinazione.
Crediamo sia utile ampliare l’attività puntando sui servizi domiciliari, cioè portando assistenza a quegli anziani che ancora desiderano stare a casa e che magari non potrebbero pagare, o faticherebbero a farlo, la retta completa per abitare in casa di riposo. Raggiungere gli anziani a casa, in particolare i tanti che vivono soli, è importante: significa garantire loro un costante controllo, con più sicurezza.
Noi crediamo che i paesi della nostra provincia si difendono costruendo e rafforzando servizi locali a misura d'uomo perché è dove ci sono servizi che è piacevole vivere. I Comuni devono esercitare il ruolo di registi del territorio, occupandosi anche dei servizi sociali, magari utilizzando di più le comunità collinari. I Comuni devono stabilire le politiche sociali per stare dalla parte dei cittadini più deboli. Non devono appaltare a terzi le scelte e dimenticarsi dei problemi.
Quanto ho spiegato in sintesi è quanto faremmo noi se governassimo. Ma noi siamo l'opposizione.
Cosa fa l'attuale amministrazione comunale? D'accordo col presidente del Santanera, Carlo Binello, sostiene quest'ultimo nell'impostare e mandare avanti una presunta “gara” per dare l'intera gestione della struttura ad un privato, perdendo volontariamente qualsiasi capacità di effettivo controllo sulla gestione della struttura. Tutto senza alcuna delibera del consiglio di amministrazione. Obiettivo: risparmiare, tagliando sui servizi, e scaricare il problema. C'è un capitolato lacunoso e ambiguo, che non da garanzie su molti aspetti. Non tutela ospiti e personale. Il vice sindaco ci ha messo le mani, rimaneggiandolo a gara già avviata, inserendoci cose mai discusse dal consiglio di amministrazione. Su incarico di chi? A quale titolo? Quali altre cooperative sono state invitate alla gara? Perché non è stata fatta alcuna pubblicità? Quali criteri verranno usati per scegliere il vincitore? Perché questa presunta gara è stata preparata avendo cura di non coinvolgere direttore e segretario dell'ente, persone di sicura professionalità?
Tante domande alle quali l'amministrazione comunale non ha risposto.
Paolo Volpe