La Fame e la Sete... dei mercanti

Imagedi Giuseppe Altieri, Agroecologo e Docente Ordinario di Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura Biologica.

Una marea di "fesserie" vengono buttate in pasto ai mass media, seppur partendo da dati reali sulle crisi di produttività dei terreni agricoli e sugli sconvolgimenti climatici, che desertificano le terre insieme alla chimica dei Pesticidi e dei Disseccanti che distruggono l'Humus, e la salute degli Agricoltori e dei Consumatori.

Si vuol preparare la gente alla fame e alla sete ...

... quella dei Mercanti che monopolizzano i mercati agricoli, mentre i prezzi pagati agli agricoltori hanno raggiunto oggi il minimo storico con la paglia (12 €/q.le) che vale più del grano (11,5 €/q.le) ... mai successo nella storia umana !!!

Come è possibile tutto ciò ?

Oggi alleviamo 10 miliardi di bovini equivalenti che mangiano almeno come 30 miliardi di persone in fabbriche di animali piene di medicinali ed ormoni, li nutriamo con mais, soia e altri prodotti e sottoprodotti agricoli e industriali che consumano più petrolio dell'energia solare fissata attraverso la fotosintesi dalle coltivazioni.

In tal modo accumuliamo nelle carni moltissimi residui chimici, soprattutto pesticidi ... mentre 1 miliardo di esseri umani soffrono la fame nera.

Basterebbe puntare alla sovranità alimentare autosufficiente dei singoli popoli, attraverso l'Agroecologia e le Produzioni Biologiche tradizionali locali, organizzate con filiere corte o dirette, dai produttori ai consumatori.

"Mangiacomeparli" ... è proprio il caso di dire.

E ne abbiamo fatto anche un marchio a garanzia dei consumatori, 100% Italiano, 100% OGM Free, secondo le norme di legge, 100% Biologico.

Dobbiamo ridurre di almeno il 70%  gli animali allevati al mondo.

In Italia, invece di allevare 10 milioni di Unità Bovine Adulte equivalenti (UBA), ne basterebbero 3 milioni.

Rimarrebbero a disposizione degli italiani ancora ben 500 grammi di carne procapite alla settimana (o qualcosa in pù in equivalenza nutrizionale, sotto forma di latte o formaggi).

Più un pò di pesce fresco pescato dai mari che ci circondano per migliaia di km (con un po' di bioaccumulo di residui chimici di tutti i tipi, che purtroppo attraverso i fiumi finiscono tutti a mare).

Se proprio non vogliamo diventare vegetariani.

Liberiamo l'agricoltura dall'industria chimica dei Pesticidi e della trasformazione agro-alimentare ... e, soprattutto, dal Commercio speculativo.

Questo prevedono le normative Europee da almeno 15 anni.

L'Europa ha stanziato 200 miliardi di € per lo Sviluppo Rurale Agroecologico, dal 2007 al 2013.

In Italia, oggi, abbiamo ancora oltre 17 miliardi di € da spendere per le finanziarie agricole, i Piani di Sviluppo Rurale Regionali (PSR).

Soldi che rischiano di tornare a Bruxelles, per mancanza di volontà di riconversione biologica dell'Agricoltura da parte delle Regioni

tanto che il Governo pensa ad un Piano Nazionale di Sviluppo Rurale, scavalcando le Regioni stesse.

Esiste l'obbligo di destinazione di almeno il 40% dei bilanci regionali dei PSR per i cosiddetti Pagamenti Agroambientali (con priorità fino al 70% in caso di domande degli agricoltori ed allevatori biologici).

Ciò a compensare tutti i mancati redditi, i maggiori costi + il 20 % per la transazione all'Agricoltura Biologica o per la Sostituzione reale dei Pesticidi.

E non per fittizie presunte riduzioni degli inputs chimici denominate Agricoltura Integrata, censurate come non controllabili nè verificabili dalla Corte dei Conti UE (nota 3/2005), attraverso la quale si stanno sperperando enormi risorse per sostenere i redditi degli agricoltori che acquistano pesticidi seguendo disciplinari che prevedono un numero di trattamenti chimici molto superiore alla normale pratica dei coltivatori.

In tal modo il mercato dei pesticidi è continuamente cresciuto in Italia, superando il 30% di tutte le vendite europee e le nostre acque sono per lo più inquinate da residui chimici oltre i limiti di legge (Agrisole 21-27 maggio 2010).

Residui che continuano ad accumularsi da decenni, finchè non saremo più in grado di sopportarli fisicamente.

I tumori e il cancro aumentano in maniera impressionante, cosi come la spesa per la malattia, che oggi ha superato l'80% dei bilanci regionali (e la chiamano sanità).

I nostri bambini e le nostre cellule riproduttive sono i più soggetti ai danni da pesticidi e disseccanti arancione, che distruggono il paesaggio italiano e la salute, creando dissesti idrogeologici per mancanza di copertura invernale e primaverile dei suoli,

quando piove e l'acqua si porta giù la terra nei fiumi, sulla case della gente, sui treni e nelle strade.

Attraverso il progetto "Polline sicuro", guidato dalle Multinazionali del Glifosate, si sono irrorate di disseccante tutte le strade del Bel Paese, mettendo a rischio la salute dei cittadini che passeggiano o viaggiano in macchina.

I residui di tale prodotto sono rilevabili in tutte le acque sensibili analizzate, alla faccia della presunta biodegradabilità ed innocuità.

Roba da inchiesta per le Procure della Repubblica. In Francia sono partite multe salate ed in Argentina il prodotto è stato vietato dai tribunali.

Non entrate nei Supermercati, signori miei ... e state bene attenti a ciò che acquistate.

Migliorerà la salute ... del pianeta, vostra e degli agricoltori ... soprattutto quella dei vostri figli.

Torniamo alla Tradizione Agroecologica e all'Artigianato dei nostri Maestri dei campi e del Vino, del Grano e del Pane a un giusto prezzo.

La Madre Terra ha risorse abbondanti per tutti i propri figli ... ma non potrà mai sfamare l'avidità dei pochi che non la rispettano,

in nome del DIO denaro e del potere ... di far del male agli altri.

 

PIANO DI RICONVERSIONE BIOLOGICA DELL'AGRICOLTURA ITALIANA (Evitando distrazione di fondi verso una fittizia Agricoltura Integrata, concorrenziale all'Agricoltura Biologica):

 

- Seminativi avvicendati, Cereali e leguminose da granella: 3.000.000 Ha x 400 €/ha in media di pagamento agroambientale = 1,2 Miliardi di € (il pagamento, insufficiente, oggi previsto dalle Regioni è di circa 200 €/ha)

- Mais 800.000 ha x 600 €/ha = 0,48 miliardi di €

- Olivi: 1.000.000 ha x 500 €/ha = 0,5 Miliardi di €

- Vigneti: 700.000 € x 700 €/ha = 0,5 miliardi di €

- Frutteti: 400.000 ha x 1.500 € /ha = 0,6 miliardi di €

- Orticoltura: 200.000 ha x 2.500 €/ha = 0,5 miliardi di €

- Prati avvicendati, Pascoli e Prati Pascoli 3.500.000 di ha x 100 € ha = 0,35 miliardi di €

 

Totale di spesa prevista: 4 miliardi di € all'anno

 

Ci potremmo aggiungere 400 € per unita bovina adulta allevata in biologico (corrispondente a 3 maiali, 7 pecore, 100 galline, ecc.) x 3.000.000 di UBA = 1,2 miliardi di €

per liberare la zootecnia italiana dalla necessità di importare mangimi contaminati da OGM.

Avanzano anche fondi per il Tabacco Biologico: 40.000 ha x 5.000 €/ha.

Abbiamo ancora a disposizione oltre 17 miliardi di € da spendere, con priorità fino al 70% per i Pagamenti Agroambientali all'Agricoltura Biologica (circa 12 miliardi di € disponibili) nel periodo 2010-2013

Possiamo riconvertire quasi tutta l'Italia al Biologico. Oggi, non domani.

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