Ne siamo lieti e ci auguriamo che gli Enti pubblici e le organizzazioni che hanno apprezzato il progetto e si sono rese disponibili a favorirlo, riescano ora anche a dare una dimensione pubblica ad una iniziativa sperimentale che molto potrebbe dare alla socialità sostenibile della città di Asti. In sintonia con le mille esperienze già in atto in molte parti d'Italia e d'Europa.
AltritAsti è da tempo in contatto con esperienze interessanti che meritano conoscenza, ad iniziare da quella degli orti scolastici proposta da Gianfranco Zavalloni e già da noi ampiamente raccontata.
Ci piace segnalarvi anche l'esperienza di Pia Pera e documentata ampiamente attraverso i suoi preziosi libri, i suoi articoli su giornali e riviste e il sito http://www.ortidipace.org, a disposizione di chiunque consideri l’orto, e il giardino in senso lato, un luogo ideale per intrecciare tutta una serie di scambi con la natura, l’ambiente e la comunità.
Il sito http://www.ortidipace.org è un portale web concepito in modo da dare ma anche ricevere informazioni, in uno spirito di servizio per chi avverta il desiderio di passare dalla voglia di fare al fare.
Perchè le cose da fare sono tante: orti e giardini didattici nelle scuole, orti terapeutici dove coltivare la pace interiore, orti per chiunque, pur non possedendo terra, desideri coltivare fiori e ortaggi in uno spazio pubblico ...
Un'altra interessante iniziativa è "Coin de Terre", un'organizzazione europea che riunisce oltre 3 milioni di famiglie che gestiscono un orto urbano o un giardino familiare. Si chiama Office International du Coin de Terre e des Jardins Familiaux e ha sede a Lussemburgo.
Questa organizzazione è presente in quasi tutte le nazioni europee tramite una federazione locale. In Italia questa federazione non si è mai costituita e quindi il nostro paese non è rappresentato nell'ufficio europeo.
Nell’agosto 2008 l’Office International ha tenuto il suo congresso biennale, al termine del quale è stata approvata una risoluzione che contiene molti principi importanti e alcune richieste.
Pare che in queste settimane sia venuto il momento di favorire la nascita di una “filiale” italiana di questa importante organizzazione. Per questo l'architetto degli orti urbani Claudio Cristofani ha avviato alcune iniziative incentrate sugli orti di via Chiodi (chi volesse documentarsi può digitare su Google: claudio cristofani orti) e lanciato alcune proposte:
1) la costituzione di un’associazione che si chiamerà “angoli di terra” (la semplice traduzione di “coin de terre”) e che avrà il suo sito http://www.angoliditerra.org (attualmente in costruzione);
2) la realizzazione di uno stand alla manifestazione SaporBIO di Milano;
3) la partecipazione ad una conferenza che, nella stessa sede, si è tenuta domenica 14 Giugno in cui Cristofani ha presentato una relazione sul tema: "Gli angoli di terra. Investire in campagna restando in città".
Questa, in sintesi, la posizione del XXXV Congresso internazionale dei giardini familiari tenutasi a Cracovia lo scorso anno:
L’AVVENIRE DEI GIARDINI FAMILIARI IN EUROPA
I rappresentanti delle federazioni dei seguenti paesi: Germania, Inghilterra, Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia, Svezia e Svizzera, partecipanti a Cracovia al 35° Congresso Internazionale dei Giardini Familiari, in rappresentanza di circa 3 milioni di famiglie di associati, hanno stabilito la necessità di sviluppare i Giardini Familiari che hanno una notevole importanza per le famiglie, la società, l’ambiente da oltre un secolo.
I partecipanti al congresso osservano:
- Che l’idea dei Giardini Familiari è sempre attuale e che questi saranno utili anche per le generazioni future. Quindi è necessario conservarli in tutta l’Europa. Per fare ciò, le associazioni di giardinieri e le federazioni nazionali devono agire con determinazione e prendere delle iniziative concrete.
- Che la tutela dei Giardini Familiari per l’avvenire richiede una specifica legislazione. Questa è una condizione essenziale per il loro sviluppo e una garanzia per consegnarli alle generazioni future.
- Che gli Stati e i governi devono sostenere attivamente i Giardini Familiari perché hanno un ruolo sociale: sono luoghi di incontro e di integrazione intergenerazionale, per i giovani, gli anziani, le famiglie, i lavoratori, i disoccupati, le persone di diversa origine sociale e nazionalità. Le federazioni dei Giardini Familiari hanno bisogno di una politica adeguata e del sostegno effettivo dei governi.
- Che l’idea dei Giardini Familiari deve essere ampiamente promossa verso le giovani generazioni, attraverso Internet e tutti i media. I cittadini devono poter scoprire i vantaggi e la funzione dei Giardini Familiari e apprezzare la loro influenza positiva sull’ambiente urbano e la natura. Perciò è necessario che il movimento dei Giardini Familiari sia sostenuto dalla società. Gli aspetti positivi devono essere sviluppati e valorizzati.
- Che i Giardini Familiari sono un elemento essenziale per la salute fisica e psichica degli uomini e migliorano la qualità della vita di tutti i cittadini. Frutta e ortaggi sani coltivati nel proprio giardino, permettono una dieta variata, il contatto con il ciclo di crescita naturale e la creatività del giardinaggio stimolano i sensi. I rapporti personali e la convivialità all’interno del gruppo evitano l’isolamento.
I partecipanti al congresso raccomandano:
- Che le federazioni dei Giardini Familiari europei intervengano in modo ancora più incisivo presso l’Unione Europea, perché un così numeroso gruppo di cittadini sia rappresentato nel forum europeo e sia preso in considerazione dalle Istituzioni Europee.
- Che il funzionamento e la gestione dei Giardini Familiari sia ottimizzato. Ciò è direttamente legato alla realizzazione di nuovi insediamenti e alla modernizzazione di quelli esistenti con lo scopo di adattarsi ai nuovi bisogni delle società e a quelli delle generazioni future.
- Il consolidamento della collaborazione con le comunità locali allo scopo di assicurare la permanenza dei giardini Familiari nel quadro delle politiche di gestione urbana. In pratica ciò significa che i Giardini Familiari devono essere previsti nei Piani Urbanistici Comunali.
- Una politica razionale delle federazioni nazionali circa i tentativi di eliminazione degli insediamenti di giardini familiari, perché da ciò dipende l’avvenire del movimento dei Giardini Familiari in Europa. Le federazioni devono agire con un’attenzione molto particolare in questo campo allo scopo di valutare correttamente le singole situazioni ed assicurare il ripristino delle superfici dedicate ai Giardini Familiari.
Il Congresso, preoccupato per l’avvenire dei Giardini Familiari, che sono fondati sulla tradizione e sulle conoscenze attuali, è assolutamente convinto dei loro contributo positivo alla società e alle città:
1. chiede a tutti i governi e a ai parlamenti di sostenere e di contribuire alla conservazione e alla crescita dei Giardini Familiari in tutti i paesi europei;
2. chiede in particolare alle Istituzioni Europee di adottare misure adeguate per proteggere i Giardini Familiari nei paesi membri e di mettere in atto le necessarie normative giuridiche per la conservazione e lo sviluppo di questi giardini;
3. rivendica il riconoscimento da parte degli stati e dei governi europei dei giardini familiari in tutta l’ Europa.