di Franco Negro.
Quando leggiamo o sentiamo le parole “crisi, catastrofe, dramma sfiorato ....” quasi sempre si tratta di una notizia “normale” che ha bisogno di enfasi per essere letta. Quasi ogni giorno troviamo “indignazione popolare” che generalmente è l’indignazione di poche decine di persone. A volte è solo su Twitter e ha raccolto qualche espressione di persone tranquillamente sedute a casa ...
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Per carità, ci sono allarmi veri e tragici ma bisognerebbe imparare a distinguerli da quelli che ci inquietano e creano allarmismo ingiustificato.
Queste notizie false mettono paura ma non sono nulla rispetto alle vere che per controcanto, perché scomode, non vengono divulgate.
Le più ripetute sono sull’imminente inizio della terza guerra nucleare e ultimamente, la lite continua di Donald Trump con Kim Jong-un e le minacce nucleari.
Alcune di queste notizie hanno dell’inverosimile: infatti come può la Corea stretta tra la Cina e l’America pensare di dichiarare guerra a chicchessia?
Dato che esistono canali che trasmettono notizie 24 ore su 24, sono costretti a raccontare nei minimi dettagli (e ricamarci su) cose normalissime.
I dati, e gli studi sono tutti concordi nel dire che sono le persone meno felici a passare più tempo sui social network, è urgente che sia la scuola a insegnare come leggere e interpretare le notizie trasmesse dai mezzi d’informazione tradizionali.
Viviamo tutti in una fase di iperattività dell’informazione senza precedenti.
Leggere e capire e dare un senso alle notizie che riceviamo a ogni ora del giorno ci aiuterebbe a sopravvivere all’era dell’allarmismo esagerato!