Il vino bio Francese contro un terribile insetticida



Un produttore di vino biologico francese potrebbe dover affrontare la prigione oltre che pagare una salata multa dopo essersi rifiutato di spruzzare sulle sue viti un insetticida. Emmanuel Giboulot, questo è il nome dell'agricoltore, apparirà di fronte alla corte di Dijon lunedì prossimo, dopo avere sfidato un ordine ufficiale di trattare il suo vigneto contro un insetto sospetto di emettere una malattia devastante. Lo Scaphoideus titanus è l'insetto responsabile per l'espansione di questa malattia che ha colpito le viti della regione della Côte-d'Or della Borgonia, dove Giboulot produce i suoi vini: de Côte Beaune, Hautes Côtes e i vini di Nuits ...

Giboulot crede che l'insetticida sia inefficace e che, danneggerebbe le viti ma, anche il processo di impollinazione di insetti come api, ed insiste nel combattere questa malattia attraverso un metodo più naturale . Il 51enne è stato accusato dal ministero dell'agricoltura francese a luglio dell'anno scorso, per non "riuscire ad applicare un trattamento insetticida al suo vigneto" e va incontro ad una sentenza che potrebbe costargli di sei mesi di prigione ed un sanzione di circa € 30,000 per essersi rifiutato di spruzzare l'insetticida sulle sue viti.

Gli ufficiali tenuti ad indagare sul fatto, dicono che quasi 12 ettari di viti sono state già devastate da questa malattia estremamente infettiva, una malattia che è apparsa già nei primi anni cinquanta e che minaccia più della metà dei vigneti della regione di Borgogna e che quindi, quel trattamento preventivo insetticida è necessario per la sopravvivenza dei vigneti.

Ma, Giboulot non è d'accordo e a Novembre ha dichiarato su Decanter.com: "Io non sono un irresponsabile ne un integralista ma, semplicemente non credo in questo trattamento sistematico. Voglio mostrare alle persone che esistono più scelte, e che noi abbiamo bisogno di pensare alla nostra propria salute e a quella dei nostri clienti." aggiunge "Mio padre iniziò a convertirsi all'agricoltura organica negli anni settanta, e noi ora siamo completamente organici e biodinamici. E non voglio sopprimere decadi di lavoro per applicare un trattamento i cui effetti sulla salute delle viti e su quelle delle persone, non sono stati ancora dimostrati e certificati." Giboulot per coltivare le sue viti e produrre il vino usa il metodo biodinamico, che si basa su un approccio spirituale ed ecologico e sempre secondo l'agricoltore questo insetticida: "Non solo uccide l'insetto ma anche la fauna, che è necessaria per il naturale equilibrio di un vigneto".

A sostenere Giboulot c'è anche Denis Thiery, agronomo del 'Istituto Nazionale per Ricerca Agronomica, che sentenzia "anche se l'insetticida è di origini naturali sta comunque danneggiando l'ambiente. Perché è una neurotossina che non colpisce solo insetti, ma uccelli e altri animali e, non in ultimo potrebbe colpire anche l'uomo.”

Intanto, più di 41.000 sostenitori di Giboulot hanno già firmato una petizione che chiede di far decadere le accuse contro di lui mentre, dozzine di persone si sono date appuntamento per lunedì prossimo a Dijon per presenziare con picnic bio fuori della corte.

Fonte: http://www.aiab.it

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