Mentre da un lato l'assemblea ha approvato le LINEE GUIDA per la stesura del MANIFESTO RIFIUTI ZERO (coordinata da Fabrizio Bertini e da Valentino Tavolazzi ma a cui tutti potranno dare un contributo) dall'altro, ha anche consentito di poter mettere a punto gli ADEMPIMENTI FORMALI (approvazione dell'atto costitutivo, dello statuto ed elezione delle cariche) per la costituzione dell'Associazione che avrà l'onere di LANCIARE LA VERTENZA NAZIONALE CONTRO L'IMBROGLIO DEI SUSSIDI ALL'INCENERIMENTO.
Cosi' sarà "DIRITTO AL FUTURO", con il pieno supporto della Rete Nazionale Rifiuti Zero, lo "strumento associativo" attraverso il quale sarà possibile passare dalla denuncia "solo a parole" della truffa che ad oggi ha portato a 40 miliardi il "malloppo" intascato da petrolieri e gestori di inceneritori in nome dei famigerati CIP 6 e "certificati verdi" direttamente dalle tasche dei cittadini A POSSIBILITA' CONCRETA DI FAR VALERE PER TUTTI I DIRITTI CALPESTATI.
Grazie a questa accelerazione, dopo più di un anno di approfondimento anche tecnico-giuridico avvenuto con il supporto di un nutrito e competente "collegio di avvocati", probabilmente, già dal prossimo primo dicembre, in OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE CONTRO L'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI PROMOSSA DA GAIA, VERRA' LANCIATA LA SFIDA AD ENEL- GSE. Non sfuggirà a nessuno la difficoltà di questa sfida MA ANCHE IL SUO CARATTERE STRAORDINARIAMENTE NUOVO (anche in attesa di una vera e propria "class action" che tarda a prender forma decente) ENTUSIASMANTE ED APERTO.
INFATTI CHIUNQUE POTRA' ADERIRVI (attraverso la richiesta di rimborso del 7% della bolletta elettrica andata impropriamente a finanziare l'industria "sporca ed assistita" di inceneritori e petrolieri e sottratto alle vere energie rinnovabili) ma anche aderendo alla campagna in modo collettivo e dando la disponibilità a supportare l'organizzazione dal punto di vista logistico ed economico.
Molto presto sarà a disposizione uno specifico sito internet sul quale poter consultare i materiali sia statutari che divulgativi dell'Associazione. Nel frattempo http://www.ambientefuturo.org aggiornerà il più tempestivamente possibile sull'evolversi del percorso.