di Mariuccia Carla Cirio.
Da alcuni giorni nelle aiuole nei pressi dei bagni pubblici di Costigliole d´Asti, accanto ad una panchina e al Market, in una zona che si potrebbe definire un piccolo non luogo, è in corso una sorta di rinverdimento spontaneo messo in opera con piante di diversa specie e origine. L´impressione è quella di una grande casualità, sembra uno dei tanti angoli di giardino domestico ai quali si dedica una cura modesta ...
Ci sono piante spontanee come le pratoline, la pervinca, la viola del pensiero, varietà di non ti scordar di me coltivate, un gran numero di piante grasse molto resistenti, un piccolo gruppo di iris e poco altro. L´aspetto non è armonico, come sarebbe se una ditta incaricata avesse provveduto a decorare gli spazi, ma questo effetto è voluto ed ha un significato preciso
Le donne che lo stanno mettendo in atto, ispirandosi in modo generico ai movimenti di Guerriglia gardening, hanno operato secondo questi principi:
1) Non chiedere il permesso a nessuno e non comunicarlo all'amministrazione comunale.
2) Utilizzare piante provenienti dai propri giardini o campi. Il senso di questa attività minima è ribadire con l´azione, anche di modesta provocazione, che il territorio pubblico è il territorio di interesse comune e per questo non sono si chiesti permessi.
Il territorio pubblico è la nostra casa al pari di quella che abitiamo e di questo ci si prende cura; e, infatti, i fiori provengono dalle proprie pertinenze.
Le donne si augurano di avere presto altri collaboratori/collaboratrici perchè i semi migliori germogliano annaffiati dalla cooperazione e dal coinvolgimento.
Naturalmente la creatività è massima, chiunque può scegliere cosa e dove metterlo, come in una sorta di improvvisazione su tema.
E muovendosi in questo modo spontaneo, ad esempio, si verificano altri problemi. Cercando acqua per le annaffiature hanno scoperto che i bagni pubblici sono chiusi da tempo ...