di Alberto Colazilli, Paesaggista curatore di parchi e giardini.
Estate caldissima in città, temperature che sfiorano i 40 gradi, un caldo torrido che toglie il respiro e gente che è in cerca costante di qualcosa che di questi tempi diventa preziosa: si chiama "ombra degli alberi". Quante volte ci siamo imbattuti in quel piacevole fresco che solo gli alberi sanno donarci, quando cerchiamo parcheggio ai piedi di un albero oppure quando giriamo a piedi in città nelle ore più calde e ci nascondiamo sotto il primo grande albero vivendo un momento di sollievo e rinascita. Ebbene, l'ombra degli alberi è una ricchezza di inestimabile valore che solo poche amministrazioni pubbliche hanno il coraggio di prendere in seria considerazione ...
In Italia, assolata e accaldata nazione al centro del Mediterraneo, non si può assolutamente ignorare il concetto di "ombra" con la copertura arborea proprio in riferimento alle condizione climatiche che geograficamente caratterizzano il nostro territorio. Gli alberi hanno la capacità di utilizzare gran parte dell'energia solare incidente per la traspirazione e la fotosintesi favorendo così l'abbassamento della temperature dell'aria. "L'isola di calore urbana" (Urban Heat Island - UHI), ovvero quell'area della città in cui la temperatura generale è fortemente amplificata dai materiali artificiali, dall'asfalto delle strade e dagli edifici, può essere mitigata attraverso la creazioni di più parchi e aree verdi.
In parchi di grandi dimensioni la temperatura può essere più bassa fino a 3 gradi rispetto alle aree cementificate e una mitigazione del clima urbano è fondamentale anche per aumentare la qualità della vita dei cittadini, migliorando l'aspetto della città, con effetti positivi anche sulle attività produttive e sull'economia, abbattendo drasticamente i livelli di inquinamento atmosferico. L'isola di calore è la principale minaccia nei periodi estivi che provoca l'emergenza sanitaria e la degradazione sociale delle aree cittadine e che spinge poi a utilizzare condizionatori d'aria con grande dispendio di energia elettrica.
In estate, in città le temperature dell'aria tendono a mantenersi elevate anche durante le ore serali; le aree verdi, invece, immagazzinano meno energia rispetto alle aree urbane, in quanto il calore viene utiizzato dalle piante per vivere. Grazie all'evapotraspirazione, le piante contribuiscono ad abbassare la temperatura dell'aria e la loro funzione ombreggiante impedisce alla radiazione solare di riversarsi direttamente sui materiali artificiali. Tutto questo impedisce il riscaldamento eccessivo e quindi contribuisce a una minore emissione di energia sotto forma di calore.
In città più sono alti i palazzi più aumenta il cosiddetto "effetto canyon" che contribuisce a peggiorare le condizioni di vita dei cittadini. L'effetto canyon si produce quando l'emissione di calore viene intrappolata nei canyon urbani, tra palazzi, strade e vie con un costante assorbimento di energia da parte dei materiali artificiali che viene poi ceduta sotto forma di altrettanto calore. Senza un'accurata copertura vegetale, questi caldissimi canyon urbani diventano come delle trappole dove diventa difficile vivere. Per migliorare le condizioni ambientali in città si usano anche tetti verdi e giardini verticali che possono contribuire all'abbassamento delle temperature anche dentro gli stessi edifici.
L'ombra degli alberi e la mitigazione del calore urbano non possono essere più argomenti di poco conto in quanto sono alla base della salubrità della città e devono far parte degli interventi primari da svolgere e da finanziare. E' giusto quindi ricordare che quelle amministrazioni pubbliche che hanno la criminale idea di capitozzare gli alberi in città o di abbatterli nei mesi più caldi stanno perpetrando un danno molto grave alla salute dei cittadini.