Un appello del Forum nazionale Salviamo il Paesaggio al Presidente della Repubblica, perché non firmi un emendamento del decreto legge sul cosiddetto “Piano casa”.
Il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio ha inviato un accorato appello al Presidente della Repubblica per richiedere un suo intervento a tutela del paesaggio italiano, alla luce dell'introduzione da parte della Camera di un emendamento - assolutamente non attinente al tema - al cosiddetto "Piano casa", attraverso cui viene spalancata la porta per il rilascio di permessi di costruzione all'interno di campeggi e villaggi turistici ...
L'appello ha come primi firmatari personalità di rilievo come Salvatore Settis, Paolo Maddalena, Paolo Berdini, Tomaso Montanari, Edoardo Salzano, Vittorio Emiliani, Vittorio Cogliati Dezza, Vezio De Lucia, Italia Nostra Roma e Lazio.
Ecco il testo integrale dell'appello, con l'augurio che Giorgio Napolitano voglia raccogliere il grido di dolore e sappia intervenire nella delicata questione.
APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO ITALIANO
Nella Sua qualità di Presidente della Repubblica Italiana, Ella è intervenuto più volte e molto efficacemente per ribadire l’importanza fondamentale dell’articolo 9 della Costituzione che al secondo comma recita: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
In sede di approvazione del cosiddetto “Piano casa”, la Camera dei Deputati, su proposta dei deputati del Partito Democratico Stefano Collina (primo firmatario), Manuela Granaiola, Andrea Marcucci, Mario Morgoni ha introdotto un emendamento che liberalizza la realizzazione di “case mobili” anche all’interno di campeggi e villaggi turistici. L’emendamento introduce una variazione all’articolo 3, lettera e.5 del “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” (DPR 380/2001), facendo salvi dalle procedure ordinarie di rilascio di permesso di costruzione “i prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee”.
Campeggi e villaggi turistici, come noto, ricadono in prevalenza in aree costiere o in luoghi di grande pregio ambientale e anche se rimane (ci mancherebbe altro!) il parere delle Soprintendenze di Stato in materia paesaggistica, è evidente che aver liberalizzato la realizzazione di “case mobili” apre le porte per altre ignobili speculazioni edilizie.
Sottolineiamo anche che quell’emendamento è stato accolto all’interno di un testo di legge che riguardava l’emergenza abitativa ed è incomprensibile come il Governo abbia dato parere favorevole al suo accoglimento nonostante non abbia alcuna attinenza con quell’importante problema. Non si può infatti sostenere che la ripresa economica del nostro Paese e la soluzione dei problemi abitativi vengano aiutati da alcune volgari speculazioni edilizie camuffate dietro il paravento delle “case mobili”. Riteniamo invece, confortati dalle Sue parole, più volte ripetute, che la tutela dello straordinario paesaggio italiano è elemento decisivo per orientare le politiche di ripresa dell’economia in crisi.
Facciamo appello a Lei perché non avalli questo ennesimo assalto speculativo al paesaggio italiano e Le chiediamo di non firmare il decreto legge nella stesura che contiene l’emendamento in questione.
Appello promosso da:
Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio
Campagna nazionale “Salviamo il Paesaggio, difendiamo i territori”
Primi firmatari:
Salvatore Settis; Paolo Maddalena; Paolo Berdini; Tomaso Montanari;
Edoardo Salzano, eddyburg;
Vittorio Emiliani, Comitato per la Bellezza;
Vittorio Cogliati Dezza, Legambiente;
Vezio De Lucia, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli;
Italia Nostra Rom e Lazio.
Per Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio:
Alessandro Mortarino, coordinatore nazionale
Cristiana Mancinelli Scotti, coordinatore del gruppo tecnico