A cura del Comitato Difesa Valtiglione e Dintorni.
Giovedì 12 dicembre, a Mombercelli, nella sala del Consiglio comunale, i rappresentanti della Bio.Mass.Tech S.r.L hanno esposto il progetto del pirogassificatore che intenderebbero realizzare sul territorio del comune. L’area interessata è la stessa in cui si sarebbe voluto costruire nel 2007 l'inceneritore in seguito fortemente rifiutato dai cittadini ...
Come ha prontamente fatto rilevare il Sindaco, agli stessi proponenti che hanno illustrato il “polo logistico del legno” a Mombercelli come un progetto già avviato, questo incontro era solo un momento importante di informazione per il consiglio, prima di prendere qualsivoglia decisione in proposito.
L’impianto necessita per il suo funzionamento di 5,600 t. annue di biomassa legnosa e da questo elemento partono le perplessità e gli interrogativi che il Comitato Difesa Valtiglione vuole condividere con l’Amministrazione e i cittadini.
Stando ai dati forniti dalla società proponente, l’Unione nazionale Comuni e Enti Montani certifica che la Provincia di Asti possiede risorse boschive che consentono il prelievo di 134.000 t. annue di legna. Ci potremmo domandare in che modo la società si garantirà la quantità di legname necessario nel territorio della provincia.
Riteniamo invece più rilevante esprimere la nostra preoccupazione per la scarsa considerazione in cui è tenuto tale patrimonio, erroneamente considerato tra le fonti rinnovabili e, tra l’altro, già ampiamente sfruttato. Tutta la Pianura Padana è gravemente inquinata: persino le centraline poste dall’Arpa nella frazione San Michele a Vinchio, segnalano superamenti dei livelli degli inquinanti ben oltre i limiti consentiti dalla normativa europea. Ciò, purtroppo, conferma che viviamo nell’area estesa più inquinata d’Europa. In questa situazione i boschi rappresentano una risorsa vitale per l’ecosistema e dovrebbero essere oggetto di maggior tutela.
Aggrava ulteriormente la nostra preoccupazione constatare che l’impianto aggiungerà ulteriori inquinanti e il comune non potrà utilizzare il calore prodotto per riscaldare le abitazioni, la cosiddetta cogenerazione, vista la distanza dell’impianto dal paese e sarebbe comunque difficile compensare un aumento di emissioni in un’area già così critica come la Piana di Mombercelli.
Crediamo che l'attuale Sindaco sia, come noi, preoccupato e pertanto non esiti ad organizzare un incontro con la cittadinanza con la partecipazione di esperti indipendenti chiamati a verificare i dati forniti dalla ditta e ascoltare il parere dei cittadini.
Il nostro Comitato sarà a disposizione per informazioni e chiarimenti.