Treno o bicicletta ? Ma forse resteremo soltanto a piedi ...



di Alessandro Mortarino.


Con soddisfazione apprendiamo che il sindaco di Canelli e l'assessore regionale al turismo non si sono fatti attrarre dalle sirene del torpore feriale e hanno approfittato della calma d'agosto per affinare il progetto di dotare di una pista ciclabile l'area candidata a patrimonio dell'umanità Unesco.
L'ultima ipotesi dà quasi per scontata la fattibilità di un primo tratto che potrebbe collegare Canelli e Nizza Monferrato ...

Ne siamo lieti, da tempo sosteniamo che una pista ciclabile rappresenti una ottima proposta per quel salvifico turismo sostenibile che tanto agogniamo poter ospitare nei nostri territori. Non siamo invece affatto lieti che la ipotizzata ciclabile voglia essere installata sopra (nel senso di "al posto" ...) i binari ferroviari di una linea ora interrotta ma secondo noi estremamente importante sia come attrattiva turistica e sia per il trasporto pubblico locale. Per questo insistiamo nei confronti di Gabusi e Cirio, invitandoli a discutere le loro idee non soltanto con gli imprenditori che hanno saputo progettare l'innovativa pannellatura in gomma da "stendere" sopra ai binari, ma anche con la gente comune, i pendolari, i cicloturisti (se ne trovano tanti anche nelle nostre terre autoctone) così da valutare in modo compiuto tutti i pro e i contro di questa ipotesi. Cercando anche di essere obiettivi e ammettere che il fondovalle che collega Canelli e Nizza, passando per Calamandrana, non rappresenta esattamente un panorama mozzafiato da sbandierare come unico ed irripetibile ai turisti di mezzo mondo ...

C'è poi un ultimo dettaglio: il fascicolo istruttorio della nostra candidatura attualmente in esame in sede Unesco, per ammissione di Annalisa Conti (anch'essa di Canelli ... ex assessore provinciale e referente astigiano dell'intero percorso della nostra candidatura), indica prioritariamente tutti gli aspetti logistici relativi a Langhe, Monferrato e Roero in un'ottica di moderna sostenibilità: siamo davvero sicuri che la soppressione di linee ferroviarie locali sia all'altezza di quanto solennemente previsto nel progetto ?
A noi non pare e la stessa signora Conti nei mesi scorsi lo ha più volte ribadito. Il rischio di vedere naufragare a Canelli un progetto nato proprio nella città spumantiera, ci parrebbe assolutamente da evitarsi.

Nel dilemma tra treno e bici sarebbe davvero spiacevole risvegliarsi "a piedi" !

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