di Aldo Capra.
Da oggi, lunedì 15 luglio, la biglietteria della stazione ferroviaria di Nizza Monferrato è chiusa e non si sa se e quando riaprirà, forse mai. Viene a mancare un servizio alla popolazione della città e del circondario, finora unanimemente apprezzato, senza obiezione alcuna da parte di chi avrebbe titolo a farne ...
Posso capire che il Sindaco di Nizza, al pari dei suoi colleghi di Calamandrana e Canelli, da appassionati automobilisti, non abbiano alcun personale interesse al trasporto ferroviario in genere ed alle linee che attraversano i territori dei loro comuni in particolare.
Il loro ruolo di Sindaci impone però che si occupino anche di quella parte di popolazione che, per scelta o per necessità, continua a servirsi del treno per i suoi spostamenti, oltre alla significativa quota di turisti, prevalentemente esteri, che raggiungono il Monferrato in treno.
Già nella vicenda della chiusura della linea Alessandria – Castagnole – Alba, i sindaci delle località interessate dai tagli hanno brillato per la scarsa resistenza opposta ad un provvedimento quantomeno discutibile, lasciando praticamente solo il sindaco di Castagnole Lanze.
Resta la linea Acqui Terme – Asti, che pure soffre di grave disservizio per frequenti soppressioni di corse e che, da oggi, a Nizza dovrà fare a meno della biglietteria; parrebbe opportuno che le Amministrazioni locali si attivassero a tutela dei loro cittadini che gradiscono spostarsi in treno, con beneficio loro e di tutta la collettività, per le note ricadute benefiche su inquinamento ambientale, incidenti stradali e salute pubblica.