Un uomo sul fiume



di Gabriella Sanlorenzo.


Giacomo De Stefano è astigiano, almeno di nascita, ma sono convinta che gran parte degli abitanti di Asti non sappiano minimamente chi sia e che grande impresa abbia compiuto. Fortunatamente la fantastica macchina organizzativa di “A Sud di nessun Nord” (vedi nota 1 e link al sito http://www.asuddinessunnord.net) ha fatto sì che una parte degli astigiani potesse conoscere quali vicissitudini abbia attraversato e quale avventura abbia realizzato, organizzando con lui vari incontri nella rassegna, alcuni di essi anche dedicati alle scuole ...

Giacomo ha infatti deciso un bel giorno di cimentarsi in un viaggio da grande avventuriero: la traversata dell'Europa da Londra a Istanbul su corsi d'acqua. Non l'ha fatto semplicemente per cercare di entrare nel guinness dei primati o cose del genere, ma per portare con sé, divulgare e approfondire essenzialmente tre temi: l'importanza dell'acqua, la possibilità per gli esseri umani di scegliere economie sostenibili e la bellezza del viaggiare lentamente.
In pratica ha percorso 5.400 km su una barca di legno, a remi e vela – la mitica Clodia - attraversando 15 paesi, affrontando 346 chiuse, 8 tunnel, più di 2.000 ponti. Il viaggio è stato interrotto a pochi mesi dalla partenza, avvenuta nell'aprile 2010, da una brutta polmonite che l'ha tenuto bloccato per quasi un anno. Una volta guarito e con un polmone in meno è comunque riuscito a riprendere il viaggio dove l'aveva lasciato ed a concluderlo.

E' arrivato infatti a Istanbul il 17 ottobre 2012, accolto nel porto dall'aria del Rigoletto "La donna è mobile" ... tra le sue risa e le lacrime e gli applausi dei presenti all'approdo. Giornalisti, una settantina, tra cui una sola italiana che, dovendo aspettare troppo per l'intervista ha pensato bene di desistere.
Per il percorso e per le varie esperienze vissute da Giacomo durante questa incredibile avventura vi consiglio di consultare il suo sito http://www.manontheriver.com. Troverete filmati, racconti e foto davvero interessanti.

Al di là di quello che verrete a sapere, vorrei sottolineare che cosa ho colto io in questa storia. Prima di tutto l'amore smisurato di un uomo per la natura, l'elemento acqua in particolare, ma anche per tutto quello che nell'acqua si trova: gli abitanti dei fiumi, i pesci e anche i pescatori ed i navigatori. Mi ha colpito anche sentire come l'impresa sia stata compiuta anche grazie a tanti doni di amici, conoscenti o sconosciuti, e che questo sia motivo di orgoglio per questo viaggiatore che non perde occasione per sottolineare quanto sia importante ll'economia del dono.

Mi ha stupito sapere che Londra trae l'80% delle sue risorse idriche potabili dal Tamigi che, fiume "morto" negli anni '70, oggi fornisce acqua da bere. Attualmente un'associazione coordinata da un'italiana, Thames 21, si occupa della pulizia di questo corso d'acqua e tre volte alla settimana i suoi volontari si sporcano le mani pulendo il fiume ... ma questa è un'altra, incredibile storia, andatela a leggere: http://www.thames21.org.uk.

In questo viaggio sono poi avvenuti tanti incontri, con fenomeni naturali, tempeste, piogge, sole cocente, ma anche con tanti individui che hanno condiviso anche per un giorno soltanto, il viaggio su Clodia.
L'aspetto legato alla sostenibilità del viaggio è anche spunto di riflessione importante: viaggiare sull'acqua, così come ha fatto Giacomo, senza utilizzo di combustibili fossili, significa viaggiare sulla vita, mentre gran parte degli spostamenti oggi avviene causando morte, a causa di cementificazione per la costruzione di nuove strade, sottrazione di terreni fertili, utilizzo di mezzi di trasporto a velocità esasperate.

E ancora sorgono riflessioni sullo spreco delle risorse naturali da parte di molte comunità umane. Sottolinea Giacomo, l'acqua non è un bene da cui trarre profitto: è un dono, un diritto per tutti, da rispettare, proteggere, condividere e non sprecare.
Per raccontare l'impresa in molti hanno chiesto al navigatore di scrivere un libro, ma sembra che non sia ancora maturato ... intanto si sta preparando un film, per cui si stanno ancora cercando sostenitori (http://www.riverwaterdoc.com).

"Qualche" anno fa io e Giacomo frequentavamo lo stesso Liceo. Era già un po' pazzo allora, e trovarlo, dopo mezza vita trascorsa, ancora più pazzo e così ostinato a cercare un modo diverso di vivere e di comunicare a quelli che incontra che in realtà follia è continuare a consumare in modo così dissennato le risorse naturali, è stato un vero dono.

NOTE:
1. Festival di grande impatto culturale che si svolge ormai da 11 anni ad Asti a fine maggio/inizio giugno, quest'anno si è svolto dal 30/5 al 2/6.

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