di Aldo Capra.
Apprendo della proposta dei Sindaci di Calamandrana e Canelli di trasformare in pista ciclabile il binario della linea ferroviaria Alessandria- Castagnole Lanze che passa nei loro Comuni, chiusa al traffico ferroviario dal mese di giugno 2012. Stupisce che i Sindaci, anziché sostenere le proposte di ripristino della circolazione ferroviaria, anche di recente avanzate alla Regione Piemonte, diano per scontata la morte definitiva della linea, rinunciando di fatto ad una infrastruttura esistente, tecnologicamente attrezzata e su cui sono stati fatti ingenti investimenti fino allo scorso anno ...
Sindaci che, per appartenenza politica, sono certamente favorevoli al TAV Torino-Lione e che dubito conoscano le cause che hanno portato a quello “scarso traffico” che ha determinato la chiusura di 10 linee ferroviarie (su cui non sto a dilungarmi, restando a loro disposizione volessero informarsi).
Per quanto riguarda la vocazione turistica di questi territori (cui gioverebbe la pista ciclabile proposta) a me pare sicuramente più utile e funzionale una linea ferroviaria efficiente e moderna; il turista olandese, o il turista in genere, che oggi cerchi in internet un itinerario ed un orario ferroviario per raggiungere Calamandrana e Canelli ha la risposta “NESSUNA SOLUZIONE TROVATA”, né trova traccia dei servizi di bus istituiti dalle provincie.
Se ci fosse ancora il treno il turista potrebbe farci salire anche la bicicletta ed una volta giunto a Calamandrana e Canelli, fresco di gambe, apprezzarne la bellezza e le ricchezze turistiche e spingersi veramente verso la Langa astigiana.
Mi sembra il solito caso di miopia politico-amministrativa: favorire la piccola opera casalinga sacrificando un patrimonio di lavoro, cultura e storia di tutto un territorio.