di Giampiero Monaca.
Qualcuno forse ci avrà visti, eravamo in 9/10, presenti tra la folla festante di penne nere accorsa per l'inaugurazione della casa alpina, costruita all'interno del parco Rio Crosio.
Eravamo pochi o molti ?
In un numero simile avremmo potuto facilmente dimostrare, ancora una volta, la nostra opposizione al sopruso avvenuto: l'espropriazione di un bene pubblico (il parco Rio Crosio) a vantaggio pressochè esclusivo di una limitata parte di cittadini (l'associazione ANA di Asti) ...
Mi fan ridere le sbandierate offerte di ospitalità (a tempo limitato a qualche giorno) per tutte le associazioni astigiane, previo accordo, previa valutazione disponibilità ...
Il verde pubblico è di tutti e disponibile sempre ... h24.
Non mi soffermo nemmeno per un istante sul valore architettonico della costruzione.
Un sopruso rimane un sopruso. anche se lo infiocchetti e lo confezioni con i lustrini.
Avrebbero pure potuto costruire il Partenone, ma non avrebbe dovuto esserci, non era il posto, non era il caso, non il momento.
Era verde pubblico, dovrà ritornare al pubblico!
Sarebbe stato facile arrivare con un paio di megafoni e ricordare a tutti quanti soldi pubblici (30.000 euro erogati dal Comune, prendendoli dalle risorse dell'Ambiente, finanziamenti Fondazione Cassa di Risparmio, soldi anche miei visto che ho il conto in CRA) son stati concessi per soddisfare i bisogni espansionistici di un'associazione di volontariato.
Volontari, tra l'altro, che in occasione dell'ultima operazione di ripulitura delle cunette di scolo del parco han strombazzato ai quattro venti l'eroismo del loro gesto. Chi si loda s'imbroda, dice il proverbio, ed inoltre, la manutenzione e la vigilanza nel parco da parte dell'Ana non è un servizio, ma una contropartita per essersi "pappati" un bel pezzo di parco Rio Crosio: sta nel contratto, è un dovere.
Abbiamo più volte dimostrato che la determinazione di pochi, animati dall'unico interesse della difesa del bene pubblico, può opporsi e far sentire forte la propria voce, causando anche qualche mal di pancia, se dall'altra parte ci sono individui il cui scopo è esclusivamente la soddisfazione dei propri "bisogni":
Quanti associati ANA ancora all'oscuro del dissenso, mai violento, opposto all'opera, da più di 1200 persone che han firmato una petizione per chiedere ragionevolezza alla Presidenza e Dirigenza ANA Asti, in quel momento avrebbero aperto un po' gli occhi ?
Purtroppo, anche in occasione di questa inaugurazione, nessuna delle autorità politiche e religiose, rappresentanti la cittadinanza tutta, si è sentito in obbligo di ricordare le fasi e le ragioni della protesta di una parte dei cittadini, nessun monito agli allegri fruitori di questa "stella alpina incastonata nel cuore del ... verde pubblico di tutti".
Abbiamo scelto di assistere e presenziare, in modo pacifico, rispettando la voglia di festa di tanti, a testa alta, senza alcun timore di esporci o di essere riconosciuti.
Ecco perchè , personalmente ho voluto assistere all'inaugurazione: per documentare e documentarmi, fare la conta di quanti abbiano sentito il bisogno di accorrere a stringere le mani e a gongolarsi tra gli elettori "pennuti", e infine ho voluto esserci per strizzare l'occhio ai dirigenti ANA Asti ... giusto per non fargli mancare un po' di suspance ...
"Bravo" e "Grazie" a chi, rappresentante di istituzioni e della cittadinanza intera, ha scelto di non essere presente.
Il non esserci ha testimoniato, perlomeno, una sobria equidistanza tra le due diverse opinioni e un'indipendenza di giudizio.