Domenica 14 aprile si è avviato il percorso della Proposta di Legge di Iniziativa Popolare "Rifiuti Zero" che dovrà raccogliere nei prossimi 6 mesi almeno 50 mila firme, ma i promotori mirano a raccoglierne almeno il doppio, potendo contare su una rete presente in tutta Italia: sono già 14 i coordinamenti regionali già costituiti e 6 quelli in costituzione.
La proposta di legge mira ad una riforma organica di tutto il sistema della raccolta e smaltimento rifiuti e si articola su 5 parole fondamentali enunciate già nel primo articolo: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro ...
Quest'ultimo punto – sottolineano i promotori – non è da sottovalutare: la diffusione della raccolta rifiuti porta a porta, che è uno degli obiettivi, sarebbe l'unica grande opera di cui il paese ha bisogno.
Le finalità generali del disegno di legge di iniziativa popolare si fondano sulle seguenti linee direttrici:
1. far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta;
2. rispettare gli indirizzi della Carta di Ottawa, 1986;
3. rafforzare la prevenzione primaria delle malattie attribuibili a inadeguate modalità di gestione dei rifiuti;
4. assicurare l'informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti;
5. ridurre la produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000;
6. recepire ed applicare la Direttiva quadro 2008/98/CE;
7. recepire ed applicare il risultato referendario del giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali;
Per perseguire queste finalità, la proposta di legge contiene una serie di misure finalizzate a:
- Promuovere e incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo;
- spostare risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo;
- contrastare il ricorso crescente alle pratiche di smaltimento dei rifiuti distruttive dei materiali;
- ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l'incenerimento
- sancire il principio “chi inquina paga” prevedendo la responsabilità civile e penale per il reato di danno ambientale;
- dettare le norme che regolano l'accesso dei cittadini all'informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti.
Per saperne di più sul testo della proposta di legge: http://www.leggerifiutizero.it/testo-della-legge