WWF, Pro Natura e Legambiente hanno scritto all’Assessore regionale all’Ambiente Ravello, alla Presidente della Provincia Armosino, al Sindaco di Asti Galvagno e a competenti settori tecnici degli Enti territoriali per sottolineare la manifesta incoerenza ambientale e per chiedere una “verifica della legittimità procedurale circa la prosecuzione dell’attività motoristica per oltre 600 giorni in forma temporanea e provvisoria”, così come permetterebbe la Convenzione Urbanistica siglata lo scorso 12 Luglio da Comune, Provincia e Cross Club di Asti, in qualità di Associazione sportiva che organizza manifestazioni motoristiche presso l’impianto di Valmanera ...
Per punti salienti le Associazioni ambientaliste regionali hanno ricordato le valenze ambientali dell’area, i suoi vincoli, la manifesta e pluri-riconosciuta situazione di abusivismo urbanistico e di minaccia dell’attività crossistica per la conservazione del sito di Valmanera - per altro mai celati proprio dalla Regione Piemonte - e le conseguenti procedure avviate dal Comune e dalla Provincia per “sanare” anni e anni di illegittimità dell’attività sportiva presso il crossodromo.
A fronte di documenti nei quali è stato sottolineato come “la risoluzione della compatibilità urbanistica dell’area è una priorità indispensabile per lo svolgimento delle procedure di Valutazione d’Impatto Ambientale e di Valutazione d’Incidenza” e che “occorre che tale aspetto venga adeguatamente affrontato, prima di procedere con le successive fasi del processo valutativo”, le Associazioni hanno denunciato l’incoerenza della procedura sottoscritta da Comune, Provincia e Cross Club con la quale si autorizza di fatto una deroga di due anni per l’attività crossistica, nell’attesa che le valutazioni ambientali diano i loro esiti.
La Convenzione Urbanistica contiene un richiamo al rispetto delle emissioni acustiche ma le Associazioni hanno espresso forte perplessità “sulla fattibilità tecnica di poter contenere outdoor le emissioni rumorose delle gare di motocross, in un’area dove i limiti sonori dettati dalla qualità ambientale dovrebbero essere stringenti, anche in considerazione della morfologia del terreno e della diffusione acustica a distanza, che può essere di livello molto marcato”. In ogni caso le mitigazioni e le compensazioni non potrebbero certamente fermarsi al discorso acustico.
La nota di WWF, Pro Natura e Legambiente si chiude con la richiesta di verifica sulla legittimità di questo atto e con la riconferma della propria opposizione alla continuazione dell’impianto di motocross, che dovrebbe essere ricollocato in ambiente più idoneo, non più nel SIC di Valmanera, per il quale ogni ulteriore disposizione ambientale dovrebbe oggi tenere in prima considerazione le indicazioni territoriali contenute nel Piano di Gestione elaborato da IPLA.
WWF Piemonte e Valle d’Aosta
Pro Natura Piemonte
Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta