A cura del Comitato in difesa del parco Rio Crosio.
Lo scorso Venerdì 24 giugno, la Commissione Urbanistica del Comune di Asti ha ricevuto un gruppo di cittadini di Rio Crosio preoccupati per quanto sta avvenendo nel parco i quali hanno potuto esporre proposte tese a trovare una possibile e concreta soluzione al tema della casa degli alpini nel parco Rio Crosio. La proposta nasce dal confronto quotidiano con coloro che sono presenti al Parco Rio Crosio, con molti degli oltre 1.000 cittadini firmatari della petizione promossa dalle associazioni ambientaliste, con le associazioni ambientaliste stesse, con alcuni amministratori ed esponenti politici di entrambi gli schieramenti politici ed è sostenuta dall'esame di numerosi casi di case alpine in altre città e paesi ...
Essa intende valorizzare quanto già scavato e in parte cementificato dalla Sezione astigiana degli Alpini e permettere agli stessi Alpini di svolgere quella promessa azione di salvaguardia dei parchi pubblici cittadini con maggior efficienza senza far venir meno la funzione sociale della propria sede.
Ecco in sintesi la proposta.
Recupero dell’attuale stato dell’area Rio Crosio
L'area oggetto degli scavi, in precedenza in pendio, può tornare ad essere destinata a verde pubblico e, grazie alle opere di scavo già compiute, diventare un piano erboso dove installare giochi per bambini con un area attrezzata per i numerosi atleti che spesso terminano la loro corsa quotidiana proprio in quell'uscita del parco Rio Crosio. La zona del parco, una volta frequentatissima da ragazzini per via degli spazi verdi adibiti soprattutto al gioco del pallone, attualmente di passaggio, sarebbe riqualificata e, vista la presenza più continua di persone, anche resa più sicura.
Nuova ubicazione della sede degli Alpini
Oltre alle sedi proposte già alla attenzione degli Alpini, ne sono state individuate almeno altre due.
La prima. Grazie alla disponibilità di una associazione che intende quantomeno condividere la propria sede, c'è la possibilità di riqualificare un immobile di proprietà del Comune adiacente ad un parco in una zona centrale della città di estensione simile se non maggiore a quella progettata dagli Alpini con possibilità di spazi per i propri mezzi meccanici i quali, nel progetto attuale, se ben comprendiamo, andrebbero a parcheggiarsi tra gli alberi del Parco Rio Crosio.
Il recupero di tale sede permetterebbe di riqualificare non solo un parco, ma una intera zona della città con lo stesso spirito di servizio che altre case alpine hanno messo a disposizione per le loro comunità e senza essere insediate in un parco pubblico. La posizione favorevole del sito, inoltre, permetterebbe ai Volontari Alpini di raggiungere in minor tempo e con minori consumi un maggior numero di parchi al fine di fornire il servizio promesso.
La seconda proposta prevede la costruzione della nuova sede sempre nelle adiacenze di un parco pubblico. Essendo di nuova costruzione, il gruppo di cittadini pensa di poter attivare una rete di collaborazione per realizzare la sede con i criteri della casa passiva: zero impatto sul verde pubblico, zero impatto sull'ambiente, fiore all’occhiello per l’Associazione degli Alpini, esempio virtuoso per la città di Asti.
La medesima disponibilità a trovare collaboratori vale anche per la prima soluzione proposta.
La sicurezza di tutti i parchi, non solo di un solo parco
I risparmi che dovrebbero realizzarsi aderendo alle soluzioni qui illustrate, potrebbero essere utilizzati per costruire piccoli presidi in ogni parco pubblico e non solo nel Parco Rio Crosio. In queste piccole sedi i Volontari Alpini possono svolgere le funzioni di protezione e di tutela promesse e prestare, tra altro, la prima assistenza a chi ne avesse bisogno.
Il vantaggio è, appunto, quello di estendere la presenza degli Alpini su più parchi con minori costi.
Buon senso
Il Gruppo di cittadini prende atto ed è a conoscenza di alcuni ostacoli amministrativi ed altri di carattere economico che vengono a frapporsi alla realizzazione di quanto proposto: tuttavia ritengono che questi possano essere superati e appianati lavorando con gli Alpini, con l’Amministrazione, con le associazioni e con i cittadini che vorranno cimentarsi con questa sfida: “Se vinta, sarà la vittoria di tutti!”.
Osservano come quanto esposto vada nella direzione di quel buon senso auspicato, tra altri, anche dal Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini nella sua visita ad Asti di qualche settimana fa e, pertanto, vista anche la raccolta delle firme che ormai supera il numero di mille, chiedono che l’Associazione Nazionale Alpini, Sezione di Asti conceda 10 giorni di tempo di sospensione dei lavori per consentire di approfondire le soluzioni proposte.
Comitato in difesa del parco Rio Crosio