Il WWF ha dedicato un mese alle farfalle, splendidi insetti e preziosi indicatori di qualità dell’ambiente: a partire dal 19 giugno molte Oasi dal Trentino alla Sardegna si apriranno al pubblico con visite guidate ed eventi per far scoprire ai visitatori i Lepidotteri diurni che le Oasi ospitano e i loro segreti.
In provincia di Asti l’iniziativa coinvolgerà l’Oasi affiliata “Forteto della Luja di Loazzolo e l’Oasi di Valmanera ad Asti.
Al FORTETO DELLA LUJA l’iniziativa si aprirà il 19 giugno e verrà protratta per tutte le domeniche successive del mese di luglio.
Dalle 10,0 alle 18,30 si svolgeranno passeggiate guidate da esperti naturalisti lungo il sentiero natura, il giardino delle farfalle, il frutteto con varietà antiche e mostra fotografica "La piccola grande Natura" alla scoperta delle farfalle diurne nell'Oasi.
L’Oasi è particolarmente ricca di farfalle, grazie alla sua posizione geografica nella Langa Astigiana, dove arrivano dalla Liguria molti elementi mediterranei, e per merito della gestione completamente biologica dei vigneti, cosa che permette la tutela della biodiversità, che è stata incrementata con la maggior cura possibile anche con impiantamento di varie essenze vegetali.
A VALMANERA l’evento si svolgerà il 26 giugno, a partire dalle 14 fino alle 19. Visite guidate all’oasi e in particolare al “prato delle farfalle” saranno guidate da esperti entomologi, che insegneranno a identificare le varie specie e spiegheranno la loro biologia e il loro ruolo nell’ambiente.
Sarà possibile visitare il Museo Naturalistico con particolare interesse per le teche contenti le farfalle dell’oasi e della provincia di Asti, conseguenti alle numerose ricerche scientifiche e tesi di laurea in atto. Si potranno vedere le scatole tematiche su farfalle mimetiche, specie utili come il Baco da seta o dannose come la Limantria che defolia le querce.
Verrà proposta l’iniziativa per tutti i fotografi dilettanti di inviare le loro foto di farfalle scattate in provincia di Asti al Centro di Educazione Ambientale (CEA) “Villa Paolina”, che provvederà a farle identificare dagli esperti del WWF.
Gli operatori del CEA allestiranno postazioni didattiche per i bambini, con microscopi per scoprire l’anatomia di questi insetti coloratissimi e proporranno giochi didattici, che saranno tra le attività caratterizzanti il Centro Estivo del CEA, che è già operante.
Chi parteciperà potrà scoprire tante altre cose e corroborare la sua giornata nell’Oasi tra le farfalle, grazie a un sostanzioso Buffet allestito dal Consorzio Co.Al.A.
Saranno una ventina le oasi WWF dal nord al sud Italia che durante i fine settimana, ma anche con aperture speciali in altri giorni, organizzeranno visite guidate e attività a tema fornendo ai visitatori una speciale scheda di riconoscimento delle specie più frequenti. Nell’Anno della Biodiversità, è un’occasione unica per passare una giornata estiva nella natura, passeggiando tra fioriture coloratissime nel pieno del loro splendore, per imparare a distinguere le diverse specie, ammirare le geometrie delle loro livree, scoprire le abitudini e gli elementi di minaccia degli insetti più amati, che attirano l’attenzione di studiosi e appassionati da più di 300 anni.
Sì perché sebbene in Europa siano presenti 482 specie di farfalle diurne tra cui 142 esclusive del continente, queste stanno subendo una sensibile diminuzione: negli ultimi 10 anni, il 31% delle farfalle europee ha subito un sensibile declino e il 9% è considerato ormai a rischio. In Italia sono oltre 270 le specie presenti e anche da noi molte sono in declino, un fenomeno già segnalato all’inizio degli anni ‘90, quando uno studio del WWF aveva scoperto che ben 13 farfalle diurne e 6 specie notturne si trovavano in pericolo di estinzione, mentre altre 28 risultavano minacciate.
E perdere queste preziose creature - minacciate dalla distruzione e dalla trasformazione degli habitat, dall’agricoltura intensiva, dall’inquinamento atmosferico e da pesticidi, dai cambiamenti climatici e dal mercato del collezionismo - significa anche perdere i servizi ecologici di primaria importanza che sono in grado di fornire, dall’impollinazione, al controllo dei parassiti, all’essere una fonte importante di cibo per i predatori, senza considerare che le farfalle sono anche ottimi indicatori della salute dell’ambiente e dell’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi.
“Le farfalle sono oggettivamente tra gli animali più affascinanti e amati di tutti i tempi, ma pochi sanno che hanno anche un ruolo fondamentale per garantire gli equilibri e la salute dei nostri ecosistemi – ha detto Antonio Canu, Presidente di WWF Oasi - Per non perdere questo bene prezioso è fondamentale tutelare i loro habitat ed eliminare i fattori di minaccia, per esempio selezionando una rete di aree – delle vere “oasi per le farfalle” - dove tutelarne le specie a rischio. Molte aree del WWF ospitano da anni appositi ‘giardini delle farfalle’, che grazie alle fioriture di piante appositamente inserite e ricche di nettare o che sono fonte di nutrimento per i bruchi, attirano moltissime farfalle, nel pieno della loro attività. L’invito per questo mese di luglio è, quindi, di venire nelle Oasi per ammirarle da vicino, apprezzarne l’importanza e scoprirne le caratteristiche meno conosciute.”
Per esempio? Le minuscole scaglie che colorano la loro livrea. Oppure i sapori disgustosi, i disegni a forma di occhi o i peli urticanti dei bruchi, tutte forme utili a difendersi dai predatori. I “gusti” alimentari dei bruchi, che si nutrono di poche o di un’unica specie di pianta, oppure il racconto delle migrazioni di quelle specie che attraversano anche il deserto per arrivare fino da noi e magari continuare il viaggio verso il nord. Sono solo alcuni dei “segreti” che verranno svelati dagli esperti del WWF nelle Oasi che aderiscono all’iniziativa dal Trentino alla Sardegna. Informazioni e dettagli sul sito www.wwf.it. A tutti i partecipanti, verrà consegnata una scheda illustrata con le 20 farfalle diurne più caratteristiche delle Oasi WWF.
SCHEDA DI CURIOSITA’
ALI A SCAGLIE
Le farfalle – intese come quelle diurne - appartengono ai Lepidotteri (farfalle e falene), un ordine di insetti con più di 250.000 specie al mondo, secondo gruppo più numeroso degli inetti, dopo i coleotteri. Le farfalle sono soltanto una piccola parte dei Lepidotteri, appena il 5%.
Il termine Lepidotteri significa “ali a scaglie”. Sono proprio le minuscole scaglie a dare colori e disegni alla livrea delle farfalle. Senza scaglie, le ali sono trasparenti.
PICCOLA MA BEN DIFESA!
Le farfalle sembrano essere prede facili. Hanno invece ottimi sistemi di difesa. Alcune specie, per esempio il monarca, hanno un sapore disgustoso per eventuali predatori, altre somigliano a calabroni. Ci sono poi farfalle che hanno particolari disegni – come occhi sulle ali e appendici caudali che sembrano antenne – che inducono i predatori a mordere parti del corpo senza che il morso risulti letale. Specie che hanno colori vistosi in volo, possono mimetizzarsi perfettamente al momento di posarsi. Bruchi emanano spesso un odore sgradevole e i peli di alcuni producono sostanze urticanti che possono provocare bruciore e irritazione sulla pelle dell’uomo.
GUSTI PARTICOLARI
I bruchi hanno bisogno di una pianta ospite per alimentarsi. E questa diventa fondamentale per la loro sopravvivenza. Tanto che alcuni nomi di farfalla prendono proprio origine dalla pianta alimentare. Per esempio la vanessa dell’ortica, la vanessa del cardo, la cavolaia o la ninfa del corbezzolo. Ma anche la vanessa io e l’atalanta hanno come pianta ospite l’ortica, mentre la cedronella e la cleopatra si cibano delle foglie di alaterno.
CICLO DI VITA MISTERIOSO
L’affascinante ciclo della vita delle farfalle – la metamorfosi completa e cioè il passaggio dalle fase di uovo a quella di larva o bruco a quella di pupa o crisalide fino allo stato adulto - viene utilizzato in molti paesi per insegnare i segreti della natura.
FARFALLE DI CULTURA
Ci sono molti riferimenti alle farfalle in letteratura, dalla Bibbia a Shakespeare alla letteratura contemporanea, e nella poesia e nei testi delle canzoni. Le farfalle sono anche tra gli animali più rappresentati nell’arte.
LA PAGINA DEI FAN
Molti sono gli appassionati di farfalle nel mondo. Nel Regno Unito, più di 10.000 persone si dedicano a documentare la presenza di farfalle. Ci sono 850 siti che vengono monitorati ogni settimana. Migliaia di persone viaggiano ogni anno per andare ad osservare le farfalle. Si organizzano eco-tours che toccano i paesi europei e anche note mete nel mondo, come la Valle delle Farfalle in Rhodesia o i Santuari della Monarca in Messico.
COSA FA IL WWF PER LE FARFALLE
Oltre alle attività di tutela diretta e a quelle di sensibilizzazione, il WWF ha promosso nel tempo particolari progetti. Come quello di realizzare giardini per le farfalle in molte aree. O nel programmare il ritorno di alcune specie – come la zerintia, grazie all’inserimento della pianta nutrice, l’aristolochia – o addirittura di favorirne l’arrivo, come nel caso del monarca africano, parente del più noto monarca americano e come questo specie migratrice.