Dopo la partecipata manifestazione davanti al “cantiere”, si è avviata la raccolta firme per l’annunciato appello/petizione a salvaguardia del Parco Rio Crosio. Innanzitutto con le sottoscrizioni delle principali realtà a difesa dell’ambiente e del territorio, che hanno già provveduto a trasmettere il documento ai presidenti (nazionale e astigiano) dell’Associazione Alpini e si preparano a fare altrettanto nei confronti del Sindaco Galvagno …
PETIZIONE
al Sig. Sindaco della Città di Asti, Giorgio Galvagno
al Presidente della Sezione astigiana dell'Associazione Nazionale Alpini, Adriano Blengio
al Presidente dell'Associazione Nazionale Alpini, Corrado Perona
Con la presente, i sottoscritti cittadini
Consapevoli che:
1. Una nuova costruzione nel Parco Rio Crosio, nato negli anni '70, arrecherebbe un grave danno ad uno dei principali "polmoni verdi" cittadini, le cui caratteristiche del parco (non strutturato, all'inglese ed aperto alle famiglie) non sono replicate in nessun altro parco della città.
2. Che il progetto attualmente autorizzato interessa una superficie di circa mq. 1.780,00 (di cui circa mq. 330 edificabile) e prevede la concessione di licenza commerciale di tipo C.
3. Nel mese di Novembre 2010 una rappresentanza dei cittadini aveva incontrato i Vertici dell’A.N.A. di Asti e ottenuto il loro benestare ad attendere per l’inizio lavori nel Parco Rio Crosio così da consentire di richiedere all’amministrazione comunale il possibile reperimento di una struttura pubblica già costruita e non utilizzata da affidare all’A.N.A. in alternativa.
4. Il sig. Sindaco, nel Febbraio 2011, si è espresso favorevolmente sulla proposta dei cittadini, indicando l'ex caserma Muti, vicino al nuovo tribunale, come edificio idoneo da essere recuperato ed adibito a tale scopo in quanto adatto dal punto di vista logistico, per tipologia e dimensione, per dislocazione e disponibilità di parcheggio e in grado di evitare una evitabile colata di cemento nel verde pubblico cittadino. Inoltre, i tecnici dell’Urbanistica hanno confermato non sussistere ostacoli di sorta a tale evenienza, trattandosi di edificio all’interno di un Piano di Recupero già approvato definitivamente sia con delibera del Consiglio Comunale e sia dalla Sovrintendenza ai Beni Architettonici del Piemonte.
5. La convenzione siglata attualmente fra Comune di Asti e A.N.A. è stata costruita sul presupposto che la casa nel parco creerebbe un vantaggio per la città e i cittadini e così autorizzare una costruzione in zona agricola, vincolata urbanisticamente quale “area per spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport” e che pertanto dovrebbe essere considerata inedificabile, mentre alla ex Muti il contratto utilizzato sarebbe quello di affitto in conto della ristrutturazione.
6. Il progetto di "nuova casa nel parco" incontra dissensi fra gli stessi Alpini della Sezione astigiana e che molti di loro sarebbero favorevoli ad una soluzione alternativa, utile alla città;
7. Il recupero di una struttura esistente non significa necessariamente costi superiori o tempi più lunghi;
8. Molti astigiani riconoscerebbero come un gesto di vera attenzione il recupero urbano da parte dell'associazione Alpini, dimostrandolo anche con il supporto e l'aiuto concreto durante tutte le fasi dei lavori.
Pertanto chiedono all'Amministrazione Comunale ed all'Associazione Nazionale Alpini l'interruzione immediata dei lavori per la costruzione della nuova Casa degli Alpini all'interno del Parco Rio Crosio.
Per Movimento Stop al Consumo di Territorio: Alessandro Mortarino
Per Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano: Marco Devecchi
Per Associazione culturale Davide Lajolo: Laurana Lajolo
Per Associazione Villa Paolina: Marco Travasino
Per WWF-Oasi: Giorgio Baldizzone
Per Legambiente Asti: Giancarlo Dapavo
Per Pro Natura Asti: Luigi Sposato
Per Comunità Capi gruppo scout A.G.E.S.C.I. Asti 1°: Marta Saracco
I moduli per la raccolta firme possono essere richiesti a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.