di Claudio Riccabone, Associazione Valle Belbo Pulita.
L’Associazione Valle Belbo Pulita ha aderito, fin dallo scorso autunno, al Comitato Provinciale Astigiano a favore delle acque pubbliche (membro dell’Associazione nazionale Acqua Bene Comune). L’obiettivo dell’attività di tali associazioni, da noi condiviso, è quello di arrivare a far riconoscere l’acqua come un bene comune, essenziale ed insostituibile per la vita di ogni essere vivente ed un diritto inviolabile, inalienabile ed indivisibile dell’uomo, che si può annoverare tra quelli di riferimento previsti dall’art. 2 della Costituzione Italiana ...
L’acqua, infatti, è una risorsa fonte di vita, unica e particolare, di natura diversa da tutte le altre, alle quali l’uomo deve ricorrere, per soddisfare i propri bisogni vitali, individuali e collettivi: tutti hanno bisogno di acqua; l’acqua è dunque un bene fondamentale che non può essere assoggettato ad alcun principio settoriale e parziale di regolamentazione, legittimazione e di valorizzazione. E’ un bene sociale, cioè un bene di base di ogni comunità umana, che non può essere trasformata in merce, in bene commerciale, come si è fatto, ad esempio, per il petrolio.
In senso totalmente contrario a questa convinzione, il Parlamento Italiano ha invece approvato, lo scorso settembre, il decreto legge 135/2009 che, modificando l’articolo 23 bis della Legge 133/2008, non solo apre la strada alla privatizzazione della gestione del servizio idrico integrato (di fatto già realizzata con pessimi risultati in molte parti d'Italia) ma la rende obbligatoria, prescrivendo l'affidamento ai privati della gestione del servizio idrico tramite gara.
Come Associazione Valle Belbo Pulita riteniamo che tale decreto sia da considerarsi palesemente incostituzionale, perché getta le basi per la mercificazione di un diritto individuale irrinunciabile.
L'attacco ai beni comuni che si apre con questa decisione deve vedere gli Enti Locali, e i Comuni in particolare, protagonisti di una mobilitazione politica e culturale, a partire dai territori e dai cittadini che li abitano.
Per questi motivi, insieme a tutte le associazioni che hanno aderito al Comitato Provinciale, è stato proposto a tutti i comuni astigiani, ed anche al Comune di Canelli, l’approvazione di una modifica dello Statuto comunale in difesa della proprietà pubblica degli acquedotti astigiani, riconoscendo l’acqua come “Bene Comune” ed il Servizio Idrico Integrato come “servizio privo di rilevanza economica”. Nonostante nel 2007 l’Amministrazione di Canelli, insieme a quella Provinciale e del Comune di Castello d’Annone, avesse sottoscritto e promosso la proposta di legge d’iniziativa popolare per la totale ri-pubblicizzazione di tutti gli acquedotti italiani (esattamente, dunque, l’opposto di quanto decretato dal Parlamento in questi giorni), al momento attuale l’Amministrazione Comunale non ha ancora approvato la modifica allo Statuto.
L’acqua è sacra, è un diritto di tutti, come ha evidenziato chiaramente il Papa Benedetto XVI nella sua enciclica sociale “Caritas in Veritate”, al n. 27: “E’ necessario, pertanto, che maturi una coscienza solidale che consideri l’alimentazione e l’accesso all’acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni”.
Crediamo pertanto sia importante che anche la comunità cristiana si mobiliti su questo tema, perché «sorella ac¬qua », fonte della vita, venga riconosciuta da tutti come di¬ritto fondamentale umano e non sottoposta alla legge del mercato.
Claudio Riccabone, Associazione Valle Belbo Pulita
Il 25 Aprile si avvia ad Asti la campagna di raccolta firme per i 3 referendum nazionali a sostegno della gestione pubblica delle acque potabili. Il primo banchetto seguirà il percorso del corteo e della manifestazione cittadina in memoria della Liberazione: una data davvero simbolica.
Nei giorni successivi si avvierà la distribuzione dei moduli firme nelle anagrafi dei comuni astigiani, dove sarà possibile recarsi per sottoscrivere i 3 quesito referendari.
Molti saranno gli appuntamenti dei banchetti che le 62 organizzazioni che danno vita al Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche animeranno nei successivi 3 mesi di campagna. I primi appuntamenti annunciati sono:
Giovedì 29 Aprile: Castagnole Lanze (Sala comunale, ore 21), incontro con Luca Mercalli sul tema della salvaguardia del pianeta e i cambiamenti climatici; banchetto a cura di Gruppo P.E.A.C.E. e Comune di Castagnole Lanze.
Sabato 1 Maggio: Asti (cortile Palazzo Ottolenghi, dalle ore 17 sino a notte), Primo Maggio in musica. Banchetto a cura di Il Girotondo.
Venerdì 7 e Sabato 8 Maggio: Castagnole Monferrato (Cascina Bertolina, dalle ore 15), apertura delle Case Sensibili di Antonio Catalano. Banchetto a cura di Operazione Mato Grosso e Casa degli Alfieri.
Sabato 8 Maggio: Asti (piazza San Secondo, ore 8.30/13.30), banchetto all’interno del mercatino dei prodotti biologici a cura di Gruppo P.E.A.C.E. e Movimento Stop al Consumo di Territorio.