Ci siamo: la campagna di raccolta firme per i tre referendum promossi dalle oltre mille organizzazioni che formano il Forum nazionale dei Movimenti per l'Acqua si avvierà il prossimo 25 Aprile e si concluderà il 25 Luglio. Anche ad Asti, ovviamente ... La campagna è spinta dalla riuscitissima manifestazione di Roma dello scorso 20 Marzo: oltre 200.000 persone "normali", molti Sindaci in fascia tricolore, gonfaloni dei Municipi per ricordare a tutti che l'Acqua Pubblica non si può "svendere" ...
Così il Corriere della Sera ha raccontato la manifestazione romana:
DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA A PIAZZA NAVONA
ROMA - «Siamo 200mila», dicono gli organizzatori dei manifestanti del corteo contro la privatizzazione dell'acqua. Il lungo e colorato corteo dopo aver sfilato per la strade di Roma è giunto a Piazza Navona. La protesta è indetta dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua. In piazza a Roma per dire no alla gestione dell'acqua da parte di privati e multinazionali e per «riaffermarne il valore di bene comune e diritto umano universale, per rivendicarne una gestione pubblica e partecipativa, per chiedere l'approvazione della proposta di legge di iniziativa popolare (per cui sono già state raccolte 400 mila firme) per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell'acqua. E' la seconda manifestazione dopo quella del 2008 e si svolge in concomitanza con la Giornata mondiale dell'acqua che ogni anno l'Onu indice per il 22 marzo.
SLOGAN - «Ripubblicizzare l'acqua, difendere i beni comuni». È questo lo slogan dello striscione che apre il corte del «popolo dell'acqua» sceso in piazza, dopo una settimana di azioni simboliche fatte per la città, per ribadire la propria contrarietà alla privatizzazione dell'acqua. Alcune migliaia di persone stanno percorrendo via Cavour diretti a piazza Navona. «L'acqua è un bene comune», «Fuori l'acqua dal mercato, fuori i profitti dall'acqua», «Liberami dalle multinazionali», «Acqua generosa gratuita, oggi ed ora ristoraci ancora», «Ce la vogliono dare a bere», «Sono un portatore d'acqua», «L'acqua è vita non è merce», «Acqua e terra beni comuni. Ribellarsi è giusto», «Chi controlla l'acqua controlla la vita», «Acqua pubblica senza se e senza Spa».: sono questi alcuni degli slogan che i manifestanti hanno scelto per la loro protesta. Al passaggio su via Cavour, il corteo ha ricevuto la solidarietà di alcuni studenti che hanno affisso alcuni striscioni tra cui una grande bandiera palestinese. In testa al lungo e colorato serpentone di persone, i sindaci di diversi Comuni d'Italia con la fascia tricolore e gli stendardi delle città tra cui Gubbio e Grotte. Molti gli sfottò personali organizzati dai manifestanti: qualcuno è mascherato da clown e balla a ritmo dei tamburi; qualcun altro è dipinto in volto come una goccia; qualcuno ha scelto un ombrello capovolto infilato in un boccione d'acqua. Intanto, in mezzo al corteo, un camion con dipinto un mappamondo gigante con un rubinetto con la scritta «l'acqua è di tutti, non si vende».
FASCE TRICOLORE - Sono tante anche le fasce tricolore che spuntano qua e là nel corteo perchè i sindaci hanno partecipato numerosi. «Gli enti locali, sia amministrati dal centrodestra che dal centrosinistra, sono al nostro fianco -spiega infatti Carsetti- perchè hanno capito che vengono espropriati anche loro di una importante competenza sancita dalla Costituzione». Il segretario del Forum fa poi notare che questa è la prima volta che «la questura e il Comune di Roma danno il via libera a due manifestazioni nazionali nello stesso giorno» e rimarca che «il Forum dei movimenti per l'acqua ha “prenotato” il percorso del corteo sicuramente molto prima del Pdl».
IL CORTEO - Insieme al Forum italiano dei movimenti per l'acqua, principale promotore, sono in piazza le associazioni sociali, sportive, ambientaliste, di consumatori, di professionisti, religiose e laiche: dall'Arci, alle Acli, a Legambiente, al Wwf, ad Attac, a Rete lilliput, a Libera, a Pax Christi, ad Emmaus, a Federcasalinghe, fino al Movimento consumatori, ai Geologi nel mondo e ai sindacati. Senza dimenticare i politici. Al corteo presenti anche bandiere della pace, di Rifondazione Comunista, dei Cobas e di Sel. «Si scrive acqua ma si legge democrazia» sarà uno degli slogan dell'iniziativa, nata per protestare contro il decreto Ronchi dello scorso novembre sulla privatizzazione e l'affidamento alle multinazionali dell gestione dell'acqua, ma anche per continuare a promuovere tre referendum abrogativi delle norme fin qui approvate.
Ora possiamo concentrarci sugli aspetti organizzativi per garantire che l'astigiano porti in "dote" ai tre referendum almeno lo stesso numero di firme raccolte nel 2007 per la proposta di legge d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione degli acquedotti italiani: poco più di 3.000 (su oltre 406 mila a livello nazionale).
La rete delle 60 organizzazioni che danno vita al Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche sta preparando il programma dei tre mesi di campagna. Nel frattempo, sono saliti a 5 i Comuni della provincia che hanno deliberato la modifica del proprio Statuto comunale per affermare che l'acqua è un bene comune universale ed il servizio idrico integrato un servizio non di rilevanza economica: Cortiglione, Castagnole Lanze, Coazzolo, Castello di Annone e Refrancore.
Il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche è attualmente formato da:
Acli – Agribio Piemonte - AltritAsti – ARI Associazione Rurale Italiana - Associazione “A Sinistra” – Associazione Culturale Davide Lajolo - Associazione Difesa della Piana Villanovese di Villanova d’Asti - Associazione "Il Girotondo, gruppo solidarietà Don Bosco" - Associazione Italia/Cuba - Associazione Valle Belbo Pulita - Asti Social Forum - Casa degli Alfieri - Cgil provinciale - Cgil Funzione Pubblica - Cittadinanzattiva Asti/Nizza – Coordinamento Regionale Piemonte di Civiltà Contadina - Comitato Difesa Valtiglione di Mombercelli – Comitato Difesa Valle Tanaro di Castagnole Lanze - Comitato “Insieme per cambiare” San Damiano d’Asti - Comitato Iscritti Cgil della Cassa di Risparmio Asti – Comitato Cittadini di Quarto/Asti Est - Comitato per l'Ambiente ed il Paesaggio di Portacomaro - Comitato per l’Ambiente e il Paesaggio di Vigliano d’Asti - Comitato Rocchetta G.A.I.A. di Rocchetta Tanaro - Comitato Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Territoriale di Cortiglione - Comitato Valterza Domani – Comune di Castagnole Lanze - Comune di Castello di Annone – Comune di Coazzolo – Comune di Refrancore - Confederazione Cobas - Consulta delle Organizzazioni Ambientaliste della provincia di Asti - Coop. Della Rava e della Fava – Coop. Terra e Gente Albugnano - Dendros Canelli – DI-SVI Disarmo e Sviluppo – Dodiciceste - Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani - Federazione Verdi - Gruppo di Acquisto Solidale “Il Gasti” - Gruppo P.E.A.C.E. – Italia dei Valori - Legambiente Asti – Legambiente Valtriversa – Libera Asti - Lista Civica “La Città che Vogliamo” - Movimento 5 Stelle Asti – Movimento 5 Stelle Piemonte - Movimento per la Decrescita Felice nazionale, Castelnuovo Don Bosco - Organizzazione Mato Grosso - Osservatorio del Paesaggio - Partito dei Comunisti Italiani - PIAM Progetto Integrazione Accoglienza Migranti - Pro Natura – Progetto Radis - Rifondazione Comunista - Movimento “Stop al Consumo di Territorio” - Tempi di Fraternità - Associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie" Castelnuovo Don Bosco - WWF Asti.