Manifestazione silenziosa sabato 8 febbraio ad Alba in via Maestra, dalle 16 alle 17.
Questi ultimi anni sono stati segnati da guerre sempre più vicine e devastanti: dall’invasione dell’Ucraina alla strage del popolo palestinese a Gaza, fino al rischio di una guerra globale.
La risposta a tutto questo è armarsi di più? Prepararsi a combattere?
E’ questo l’obiettivo della sempre più frequente presenza di militari nelle scuole?
E’ questo l’obiettivo del “villaggio difesa”, a Roma, dove ai ragazzini si insegna a sparare sotto la guida di militari?
La guerra è una ferita nell’anima degli esseri umani,
il cui dolore li spinge a misfatti sempre più atroci.
Ma nessuna guerra rimargina la ferita.
Ogni nuova guerra la rende di volta in volta sempre più profonda.
(E. Drewermann)
PERCIÒ DICIAMO NO
NO agli incontri con militari nelle scuole
NO alle visite scolastiche a caserme o basi militari
NO alla presentazione della carriera militare come opportunità lavorativa
NO agli accordi fra ministeri dell’istruzione e della difesa
NO alla cultura della difesa e della sicurezza con le armi
NO all’aumento continuo delle spese militari
INVECE IMPARIAMO E INSEGNIAMO
Il dialogo fra diversi
Il confronto di idee
L’arte della mediazione
La forza della nonviolenza attiva
La politica dell’accoglienza e dell’integrazione.
All'idea governativa della pace fondata sulla deterrenza, opponiamo l'idea della pace fondata sulla politica del disarmo, della diplomazia e dei negoziati internazionali.
Donne in nero contro la guerra – gruppo di Alba – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.