La campagna “Cuneo Respira 2022”, promossa e finanziata dal Circolo Legambiente di Cuneo relativa alla Valle Stura per misurare i valori degli inquinanti atmosferici, in particolare gli ossidi di azoto e le polveri sottili, mette in evidenza i rischi sanitari legati al traffico veicolare, in particolare nei centri abitati di Aisone e Demonte.
I dati rilevati sono piuttosto elevati e nonostante rispettino i limiti di legge europei attuali (una media di 40 microgrammi per metro cubo all'anno), assumerebbero una piega decisamente critica se entrassero in vigore i nuovi limiti stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per gli ossidi di azoto, ridotti a non più di 20 mirogrammi al metro cubo (WHO global air quality guidelines, Executive summary del 22 settembre 2021).
I risultati ottenuti da Legambiente non si discostano da quelli registrati negli anni precedenti dall'ARPA di Cuneo per il Comune di Demonte, dovuti come dichiara l'ARPA, al grande traffico veicolare.
http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/cuneo/aria/RelazioneDemonte20192020_firmato.pdf
A Demonte in pieno centro, in via Martiri e Caduti per la Libertà, dove sono state effettuate le misurazioni con i valori più elevati, transitano mediamente ogni giorno oltre 3800 veicoli, di cui, in media, più di 600 sono veicoli pesanti. Ridurre il traffico veicolare è quindi una necessità improrogabile anche perchè per rispettare i limiti dell'Oms non sono sufficienti i miglioramenti dei livelli emissivi dei nuovi mezzi di trasporto, nè l'utilizzo di mezzi a metano. Per questo motivo le associazioni ambientaliste hanno sostenuto la campagna di raccolta firme dei cittadini della Valle Stura, che chiedono urgentemente la realizzazione di circonvallazioni dei centri urbani e la non concessione di nuove captazioni di sorgenti alla Società Acque sant'Anna, per aumentare la produzione di acqua minerale, cosa che comporterebbe inevitabilmente l'aumento del traffico dei mezzi pesanti, con gravi ripercussioni sulla salute dei residenti in valle.
I cambiamenti climatici in corso evidenziano come sia in forte calo la piovosità sulle nostre montagne. Sottrarre ulteriore acqua da destinare all'imbottigliamento non è accettabile, anche per gli effetti sulla flora e sulla fauna, già fortemente danneggiate dall'inquinamento atmosferico.
Ci auguriamo che le nuove Amministrazioni comunali e l'Unione di Valle si impegnino a proporre e a sostenere soluzioni ambientali compatibili e di rapida realizzazione.