Venerdì 21 dicembre 2018, presso la sede della CGIL di Cuneo si è svolto l'incontro programmato tra la Segreteria Territoriale ed il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune. Oltre al segretario generale Masera, erano presenti il segretario ed il responsabile acqua della categoria FILCTEM ed una RSU dell'ACDA. L'incontro era stato precedentemente richiesto dal Comitato per un chiarimento in merito alle motivazioni portate a sostegno dello sciopero indetto dalla categoria per lo scorso lunedì 17 dicembre. In particolare il Comitato desiderava capire quale era la posizione della CGIL e della FILCTEM in merito alla proposta di legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato in discussione in questi giorni alla Commissione Ambiente della Camera (PdL Daga).
Masera ha introdotto il tema leggendo quanto previsto del documento congressuale “Il Lavoro è” che parla di proprietà e governo pubblico dell'acqua nonché di valore dirimente del referendum del 2011, sottolineando la necessità di maggiori investimenti pubblici e privati.
Il Comitato ha immediatamente ricordato come il referendum chiedesse soprattutto la gestione pubblica ed implicitamente l'esclusione del capitale privato. Mentre il responsabile del settore acqua illustrava l'inderogabile esigenza di difendere tutti i lavoratori del settore, compresi coloro che sono alle dipendenze di aziende miste e private, la rappresentante RSU-ACDA sottolineava come la previsione di ammettere la gestione diretta da parte dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, mettesse in allarme i lavoratori ed in difficoltà la gestione di tipo industriale.
Il Comitato, sottolineando anche la propria condivisione su questo ultimo punto, rimarcava come la gestione tramite Azienda Speciale di diritto pubblico risponda ai criteri industriali e contemporaneamente sia l'unica forma a garantire democrazia partecipativa a lavoratori e cittadini. Ciò senza disconoscere il fatto che il passaggio attraverso la gestione tramite SpA totalmente pubblica sia indispensabile sui territori come quello cuneese dove operano realtà miste e private. Inoltre dissentiva marcatamente rispetto ad alcune asserzioni contenute nei documenti di indizione dello sciopero, là dove venivano riportati dati allarmistici e non attendibili sul presunto calo degli investimenti e dei posti di lavoro indotti dalla PdL in discussione.
Concludendo il Segretario Generale ha ricordato come il documento congressuale potrà essere emendato in discussione e si è augurato che vi saranno introdotte le posizioni favorevoli all'acqua pubblica espresse dalla segretaria nazionale Fracassi nel corso dell'incontro con il Forum dell'Acqua dello scorso 14 dicembre. In sede locale le due parti hanno concordato di mantenere vivo il confronto nell'ottica di facilitare il processo di affidamento ad un gestore unico totalmente pubblico per tutto il territorio Cuneese e di garantire a tutti gli attuali lavoratori del settore il mantenimento del loro posto di lavoro, all'interno dell'attuale contratto di lavoro e con le garanzie delle professionalità acquisite.