8 referendum per tornare a contare

L’Associazione “Possibile” ha depositato lo scorso 16 luglio, presso la Corte di Cassazione, ben 8 quesiti referendari per dire NO alla riduzione di democrazia della legge elettorale (l'Italicum), alle trivellazioni in mare del decreto Sblocca Italia, ai licenziamenti illegittimi e ai demansionamenti della riforma del lavoro (il Jobs Act) e al preside-manager della riforma "Buona Scuola". L’idea è quella di condividere con i cittadini una serie di quesiti su questioni cruciali secondo la nostra Costituzione: temi fondamentali che riguardano concretamente la vita del nostro Paese. Non basta infatti lamentarsi di ciò che fa la politica ma si può e si deve fare di più: firmando gli 8 quesiti referendari gli italiani potranno nuovamente scegliere, potranno riappropriarsi fattivamente di una democrazia che ci sta sempre più sfuggendo di mano.

La consultazione referendaria consentirebbe di restituire loro la sovranità che hanno smarrito rispetto a un Parlamento che ha compiuto, spesso con l’utilizzo del voto di fiducia richiesto dal governo, scelte mai contenute in alcun programma elettorale, neppure in quello di Renzi all'epoca della candidatura a segretario del suo partito, e su cui mai era stato chiesto il voto ai cittadini. Pensiamo che gli elettori debbano potersi esprimere almeno dopo: per poterle cancellare o modificare.

Una campagna popolare, aperta a tutti, partecipata, che parte finalmente dal basso perché i referendum sono di tutti quelli che li firmano. L'obiettivo è quello di raggiungere 500.000 firme entro il 30 settembre: solo così i referendum potranno essere indetti già nel 2016, accorpandoli alle amministrative e quindi senza ulteriori costi per la collettività; in caso contrario, se ne riparlerebbe tardivamente tra qualche anno con le parti errate delle riforme già in piena attuazione.

Una mappa con tutti i banchetti e i comuni attivi per la raccolta firme è consultabile su http://referendum.possibile.com/mappa-eventi.
I residenti nella provincia di Asti potranno comunque sostenere la campagna referendaria recandosi a firmare presso l'URP del Comune di residenza (controllando la reale attivazione sulla precedente mappa) o in quello di Asti, in Piazza San Secondo, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 e martedì e giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30.
Si potrà firmare anche presso i banchetti che verranno organizzati in centro città ad Asti, nella zona pedonale di Corso Alfieri, durante la serata del Paliotto di giovedì 17 oppure sabato 19 e domenica 20 no-stop.

La raccolta firme si sta svolgendo in tutta Italia nel silenzio assordante dei media e per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Chiunque volesse quindi contribuire, in qualunque maniera, all'organizzazione e alla raccolta delle firme può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Si tratta anzitutto di una questione democratica: la scelta appartiene al popolo.


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