L’eccezionale valore ambientale e paesaggistico del territorio del Paludo, compreso nei comuni di Agliano Terme, Calosso e Costigliole d’Asti, ha portato nel corso degli ultimi anni all’elaborazione da parte delle comunità locali di un intendimento sempre più condiviso di conservazione, tutela e valorizzazione dell’area, grazie soprattutto ad un contributo significativo da parte dell’Associazione Amici di Calosso e della LIPU astigiana. L’interesse per il sito del Paludo deriva anche dalla sua singolare collocazione nella Buffer zone dell’UNESCO ad ulteriore comprova dell’importanza dell’area.
Sulla base di queste singolari premesse le tre amministrazioni comunali interessate all’area hanno appositamente deliberato per l’avvio di un procedimento di salvaguardia che possa essere nel contempo anche occasione di efficace promozione del territorio. Tra gli strumenti di pianificazione territoriale più consoni alla finalità di tutela dell’area ha riscosso un particolare interesse la procedura di "Dichiarazione di Notevole Interesse Paesaggistico", tramite l’attivazione delle norme appositamente previste dagli articoli 136 e seguenti del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Codice Urbani).
Si tratta di una procedura con successo già seguita dai comuni di Isola d’Asti per la Frazione Isola Villa e di
Passerano Marmorito per la Frazione Schierano. Di recente anche la comunità di Mombercelli ha avviato un analogo ragionamento.
Allo scopo di approfondire gli aspetti tecnici dell’avvio dell’iter di candidatura al riconoscimento del notevole interesse pubblico del paesaggio del Paludo, si è tenuta mercoledì 18 febbraio una apposita riunione in “Regione Piemonte – Settore Urbanistica e Pianificazione territoriale” a cui hanno partecipato per l’Associazione Amici di Calosso Adriano Da Re e Paolo Baldi, per il Comune di Calosso il Sindaco Giuseppe Ugonia, per l’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano Marco Devecchi, e, infine, per la Regione Piemonte Giovanni Paludi, Elisa Olivero e Patrizia Filippi.
L’incontro ha permesso di evidenziare gli elementi di interesse ambientale e paesaggistico dell’area del Paludo e le procedure tecniche per poter avviare l’iter di tutela. La documentazione completa sarà a breve presentata in Regione dalle realtà locali interessate.
E’ emerso con soddisfazione dall’incontro con i funzionari degli uffici Urbanistica e Pianificazione territoriale della Regione Piemonte come si tratti di un approccio quanto mai innovativo ai temi della gestione e salvaguardia del Bene paesaggio del Paludo riconosciuto di recente dall’UNESCO, come Buffer Zone, a Patrimonio dell’Umanità.