Martedi’ 17 dicembre nei locali del CTP di Asti in via Govone è avvenuta una prima presentazione del Progetto della Rete dei CTP del Piemonte di costituzione di laboratori sulla formazione adulta.
Lo scopo dell’incontro era presentare l’idea dei Laboratori Territoriali, presentare alle realtà sociali (Agenzie di formazione professionale, Associazioni, Imprese, Sindacati, Gruppi di volontariato, Centri per l’impiego, Enti locali) un progetto di lavoro in rete sulla progettazione e innovazione della formazione adulti.
L’incontro è stato introdotto dal Preside della S.M.S Goltieri Alberto Bianchino che, dopo aver fatto visitare i locali del CTP Goltieri di via Govone, ha ripercorso la vocazione artigiana all’accoglienza: ”Una storia iniziata con le prime migrazioni interne in Italia e poi negli ultimi 20 anni con l’arrivo di persone da altri paesi, ricordo l’arrivo alla Colli di Felizzano degli albanesi, da allora ci si si è sperimentato un modo di far scuola che si è aperto al mondo”.
Bianchino ha delineato la storia del CTP di Asti “Una storia iniziata con le 150 ore retribuite ai lavoratori negli anni 70 e poi proseguita su nuove sfide, che ha visto coinvolte almeno tre generazioni di insegnanti”.
Ha raccontato insomma 24 anni di storia del CTP in modo sintetico e facendo notare l’importanza di sapersi adeguare alle esigenze delle persone, degli alunni interpretando i tempi, con un utenza che si attesta solo quest’anno a quasi 600 allievi.
Il Preside della Goltieri ha introdotto all’importanza di mettere in rete le realtà che lavorano sulla formazione degli adulti, sull’accoglienza e con i migranti, che ad Asti rappresentano il 12% della popolazione.
Pasquale Calaminici della Rete Ctp Piemonte (31 sono i CTP sul territorio regionale), ha ricordato attraverso dati la situazione drammatica dell’Italia negli investimenti per la formazione degli adulti, segnalando l’Italia come tra gli ultimi paesi in Europa in termini di formazione agli adulti: “in Piemonte un giovane (dai 20 ai 24 anni) su cinque non è giunto al diploma”.
Ha anche tratteggiato situazioni di eccellenza di progetti nati e sviluppati in Piemonte, come il Progetto Polis che vede ad Asti collaborare CTP Goltieri, IPSIA CASTIGLIANO e Casa di Carità.
Ha poi delineato la nuova figura scolastica che nascerà il prossimo anno: il CPIA. Asti sarà una delle sedi di un CPIA che radunerà insieme CTP di Canelli e Asti.
Numerose le realtà che hanno partecipato (il Comune attraverso il Sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, gli Assessori Vercelli e Parodi e personale e dirigenti del comune, le realtà della formazione Casa Di Carità, Enaip e Alfaform, Il Consorzio Coala, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, i rappresentanti della Casa Circondariale di asti, Il Ctp di Canelli, la Casa di Riposo Città di Asti, Comune di Cerro Tanaro, Circolo Acli di Cerro Tanaro, Piam Onlus, Associazione Asiap, la Prefettura di asti , la Rete Ctp del Piemonte, Coline Astigiane, l’Associazione Noix De KOLA).
L’assessore Parodi ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal CTP e per questo motivo si è dichiarata sostenitrice di questo progetto di laboratorio e rete tra realtà, proprio per il ruolo che il CPIA dovrà svolgere in futuro come realtà pubblica in termini di formazione, di radicamento al territorio e di accoglienza, ha detto esplicitamente: “E’ una priorità assoluta per noi che Asti sia sede del CPIA e che si inizi questo lavoro di mappatura del prezioso lavoro sul territorio; già oggi il Comune si impegna sui locali attuali in termini di servizi, utenze e di locali messi a disposizione, in futuro sarà destinata una sede all’altezza del futuro CPIA, perché noi crediamo fortemente nella potenzialità che CTP e tutte le realtà presenti svolgono sul territorio".
Piero Vercelli (Assessore ai Servizi Sociali), volto storico delle realtà noprofit e del volontariato, si è dichiarato “come a casa in questa iniziativa, con tante persone con cui ho lavorato, il mio Assessorato e il Comune saranno a disposizione del Progetto, come già da tempo stiamo collaborando”.
Il Sindaco Brignolo ha confermato le parole degli Assessori e si è dichiarato felice di questo buon inizio, proprio per il ruolo importantissimo che la formazione ha sul tema del lavoro e che il CTP ha svolto nell’accoglienza.
ASIAP (Associazione senegalesi) dando adesione per ora a voce, ha rilanciato una proposta di lavoro sul territorio con ragazzi vittime di dispersione scolastica.
Arnaldo Agresta (Prefettura) ha dato parere favorevole alla nascita del laboratorio e l’assistente sociale della Prefettura Binello ha confermato l’importante sinergia che svolge il CTP con l’insegnante Floriana Basso nel progetto "Parlando si Impara" nel quartiere Praia, corso volto all’alfabetizzazione di 40 donne maghrebine, corso arrivato al quarto anno di esperienza.
Dello stesso parere Piam sui progetti in cui il CTP è coinvolto e gli enti di Formazione Casa di Carità, Enaip, e Alfaform e Colline Astigiane.
Casa di Carità ha parlato del "Progetto Petrarca", che già vede una rete di soggetti impegnati sull’alfabetizzazione, progetto di cui l’ente è capofila e che vedrà le prossime riunioni svolgersi al CTP.
Un parere favorevole a una collaborazione è giunto da Noix de Kola, dalla rete delle Cooperative del Consorzio Coala e dal Comune di Cerro Tanaro.
Importantissimo contributo è arrivato da due realtà con cui il CTP ha collaborato e collabora: La Casa di Riposo Città di Asti e la Casa Circondariale di Asti.
Ljuba Grandinetti (casa di riposo) ha ricordato il progetto svolto nel 2012/13 con il CTP per il conseguimento della terza media di anziani e ospiti della Casa di Riposo.
Per la Casa Circondariale, Anna Cellamaro e Maria Vozza hanno ricordato il progetto storico per il conseguimento di terza media e per l’alfabetizzazione e un progetto innovativo già sperimentato a Torino, per orientare e svolgere un lavoro di ascolto e accoglienza con i detenuti soprattutto quelli a breve detenzione.
Al coordinatore degli insegnanti del CTP è toccato fare le conclusioni: “Le premesse e le testimonianze già segnalano un lavoro pratico svolto in molti casi insieme. L’adesione al documento di intesa territoriale ci permetterà di mettere in rete tutte queste preziose esperienze e, anche come suggeriva l’assessore Parodi, prioritariamente di mappare come istituzioni l’offerta di formazione per gli adulti sul nostro territorio. Noto però che la nostra fretta di agire non ci ha permesso di contattare tempestivamente tutte le realtà, per questo motivo e per costruire una bozza di intesa (un documento) partecipato e condiviso useremo queste vacanze e i primi mesi di gennaio per colloqui e per fissare un appuntamento per sottoscrivere l’intesa, un’intesa che è una rete pronta a accogliere nuove collaborazioni, che avrà da subito tre compiti:
- MAPPARE CON L’AIUTO DELLE ISTITUZIONI LA DOMANDA E L’OFFERTA DI FORMAZIONE PER ADULTI
- LABORATORI SU ALFABETIZZAZIONE (PER ORA CREDIAMO CHE l’ESPERIENZA DI PETRARCA POSSA ESSERE UN INIZIO)
- INDIVIDUARE AMBITI E PROGETTI DA SVILUPPARE IN TEMA DI INNOVAZIONE DELLA FORMAZIONE
Per aderire e prendere visione del materiale di adesione e del progetto dei LABORATORI TERRITORIALI rivolgersi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o alla segreteria della S.M.S Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Telefono: 0141.399564.