A cura di Cesare Cuniberto, Comuneroero odv.
Abbattuti 32 pioppi in zona Rivetto, dove solo una minima parte sarebbero stati da abbattere. Si disbosca mezza collina di fronte a Santo Stefano Roero per fare vigne, sempre vigne e ancora vigne...
Il 13 Marzo veniamo informati che in data 7 marzo 2025 è stata effettuata un’indagine fitostatica su un filare di 31 esemplari adulti di pioppi cresciuti pressoché in forma libera, in località zona industriale Rivetto a Monteu.
Lo scopo è quello di avere un parere tecnico relativo alle condizioni di salute e statiche degli alberi, applicando, come di prassi, il metodo Visual Tree Assessment (VTA).
Dall’indagine risulta che di queste 31 piante, 10 sono risultate malformate e 7 irrecuperabili e delle 7 irrecuperabili tre sono da abbattere.
Le conclusioni dell’agronomo sono le seguenti:
- Per 17 serve un controllo biennale
- Per 11 occorre la messa in sicurezza
- Per 3 è necessario l’abbattimento.
Lo studio, che ci è stato gentilmente fornito dall’amministrazione, ci è parso fin da subito ben fatto. Abbiamo fatto presente che avremmo fatto un sopralluogo e subito proposto un incontro, da tenersi entro il mese: proposta che venne prontamente accolta dall’amministrazione.
La mattinata del 18 Marzo veniamo informati che le 31 piante erano state tutte abbattute.
Siamo consapevoli che se si fosse deciso di abbattere parte rilevante delle piante ciò avrebbe potuto compromettere l’aspetto paesaggistico, ma la decisione di abbattere tutto e di affidare all’associazione tartufai delle rocche del Roero il compito di sostituzione di tutto il filare con - presumibilmente - pianticelle di tigli, non è condivisibile.
Avremmo potuto condividere soluzioni molto meno impattanti che prevedevano:
- il solo abbattimento delle 3 malate con la potatura di quelle che dovevano essere messe in sicurezza;
- oppure si poteva procedere con l’abbattimento alternato con la sostituzione di tigli con qualche anno di vita, vedendo poi nell’arco di tre/cinque anni come intervenire successivamente;
- o ancora potarle tutte eliminando le più critiche con sostituzione con piante già cresciute.
Invece, no, si è deciso unilateralmente di tagliare tutto.
L’area non presenta pericoli di sorta: è distante sia da case che dalla provinciale.
Intanto gli uccelli dovranno cercarsi altri rifugi, la calura estiva peggiorerà la vivibilità degli abitanti della borgata e nell’area non avremo più per anni piante che assorbono la CO2 liberando ossigeno.
Purtroppo non è finita qui.
Da anni si procede in larga parte del Roero a distruggere boschi per fare vigne.
Anche Monteu non vuole stare indietro.
Infatti uno scempio si sta consumando nella collina di fronte al castello verso Santo Stefano.
Chiederemo al Comune un accesso agli atti per accertare la regolarità degli interventi effettuati ed in corso, ma oramai il danno anche qui è fatto.