Lettera aperta di Co.M.I.S. (Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile) ai candidati cuneesi alle prossime elezioni regionali.
Il Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile (Co.M.I.S.) si occupa di trasporti, portando le istanze degli utenti all’attenzione degli interlocutori istituzionali ed al contempo promuove la cultura ferroviaria organizzando eventi legati al tema e proponendo progetti per migliorarne il servizio e lo sviluppo, nell’ottica di una transizione responsabile indispensabile, finalizzata a migliorare la qualità di vita delle persone.
Scriviamo la presente per portare alla Vostra attenzione le necessità per la Provincia Granda in tema di trasporti pubblici, soprattutto ferroviari, frutto dell’esperienza diretta e delle segnalazioni che quotidianamente ci pervengono...
1) Ripristino del servizio pre Covid.
Ancora oggi subiamo i tagli effettuati durante il lockdown con cancellazione delle corse delle 23.25 in partenza da Torino P.N per Cuneo e quella della 4.21 in senso inverso. Il primo collegamento serve a coloro che escono dal secondo turno di lavoro, agli universitari di ritorno a casa per i fine settimana, agevola chi vuole trascorrere una serata a Torino e coloro che rientrano da escursioni e gite fuori porta con le ultime corse della giornata dell’alta velocità. Parliamo di circa 100 persone in media per convoglio.
La corsa delle 4.21 in partenza da Cuneo verso Torino P.N. invece serve ai lavoratori che devono arrivare presto sul posto di lavoro, a chi deve prendere voli da Torino/Milano o i primi Frecciarossa della giornata verso sud o est.
Sul versante di Limone invece chiediamo che siano ripristinate alcune corse nelle giornate feriali in particolare quella in partenza alle 7.32 con arrivo a Cuneo alle 8.11 e ripartenza alle 8.12 per Fossano, completando così il cadenzamento biorario. Altro capitolo sono i servizi mancanti nei giorni prefestivi e festivi: un buco orario di tre ore, dalle 16.12 alle 19.25, e nei festivi l’ultima relazione alle 16.12 da Fossano, per una località turistica come Limone sono improponibili.
Segnaliamo inoltre la presenza di corse effettuate a vuoto, con personale a bordo ma senza passeggeri, per il trasferimento dei convogli. Visto che i suddetti spostamenti costano più di una corsa effettiva, 19 €/km contro i 15 €/km, si chiede di reinserirle in orario per restituire servizi necessari.
Sempre a causa dei tagli per il Covid rimangono sospese le linee Bra - Cavallermaggiore e Saluzzo – Savigliano, quest’ultima però interessata, insieme alla Ceva – Ormea, da recenti progetti da parte della Longitude Holding volti alla riattivazione completa fino a Cuneo.
La richiesta è di ripristinare i servizi sospesi.
2) Linea Cuneo – Ventimiglia.
Registriamo con soddisfazione l’accoglimento delle richieste avanzate dal Co.M.I.S. e da altre associazioni per l’inserimento di una quarta coppia di corse benché ancora da perfezionare.
Chiediamo però una maggiore attenzione nella cura del materiale rotabile in quanto a disponibilità, manutenzione e pulizia.
A volte i treni sono composti da un solo convoglio e gli utenti, pendolari e turisti, lamentano treni pieni, gente seduta per terra, poco spazio per caricare le biciclette e molte volte i bagni fuori uso od inutilizzabili per l’eccessivo affollamento.
Ulteriori richieste: potenziamento dell’infrastruttura al fine di migliorarne le prestazioni ed i tempi di percorrenza anche con l’obiettivo di aumentare le relazioni giornaliere per riportarle almeno a 8; garantire la corsa in partenza da Ventimiglia alle ore 16.20 anche nei prefestivi e festivi, ora in orario solo dal lunedì al venerdì.
3) Linee sospese.
Alla sopracitata Bra - Cavallermaggiore aggiungiamo la Cuneo – Mondovì.
La soluzione dovrebbe essere individuata riprendendo il progetto Metrogranda, con una versione 2.0, al fine di creare una sorta di metropolitana provinciale che possa collegare le sette sorelle della Granda senza dimenticare la connessione tra Alba ed Asti, riattivata nel settembre scorso ma con un servizio, 6 coppie dal lunedì al venerdì, che deve costituire solo una prima fase di un progetto più ampio che riporti al cadenzamento orario attivo prima della sospensione e con una visione più ampia di collegamento verso la Pianura Padana e Milano.
4) Stazioni.
Molte persone ci segnalano da tempo e ripetutamente la poca cura nella manutenzione delle stazioni ed in alcuni casi l’inaccessibilità, a causa delle barriere architettoniche presenti, come passaggi angusti e/o mancanza di ascensori, alle persone con ridotta capacità motoria od anche solo ai genitori con passeggini oppure agli anziani con borse o valigie.
Servirebbe un’accelerazione nei piani di RFI che prevedono già da tempo i lavori di sistemazione ma che vengono periodicamente rinviati.
5) Raddoppio Fossano – Cuneo.
Se ne parla da decenni ma, nonostante il Piano Strategico d’intesa che la Regione Piemonte sottoscrisse con RFI nel lontano 2000, per il momento non rientra in nessuna pianificazione.
Si tratta di un’opera fondamentale per migliorare la circolazione dei convogli in quel tratto ed evitare l’imbuto che crea ritardi ed interferenze.
6) Linea Torino – Savona.
Per una relazione così importante si dovrebbe programmare un servizio adeguato, con cadenzamento orario, ed interventi infrastrutturali che ne aumentino le prestazioni (alcuni sono già in corso) compreso il raddoppio da Ceva verso Savona. Queste opere sarebbero necessarie anche per il trasporto merci e la realizzazione del retroporto di Savona in territorio Cuneese.
7) Integrazione modale.
Serve una rivoluzione nella concezione degli orari e delle relazioni per mettere in rete tutto il Trasporto Pubblico Locale in modo da garantire la connessione a tutti i territori, privilegiando il treno dove c’è la ferrovia e lasciando “l’ultimo miglio” agli autobus, trasformando le stazioni in centri d’interscambio fornite di spazi per le informazioni e la promozione territoriale, il ritiro di pacchi, il rimessaggio delle biciclette e la ricarica di quelle con batteria elettrica.
Chiediamo quindi alle Signorie Vostre un impegno concreto per lo sviluppo del Trasporto Pubblico Locale finalizzato a rivoluzionare i modelli di spostamento, di persone e merci, nella Regione Piemonte, considerando i fondi stanziati e da stanziare come investimento e non come costo, a tutela del diritto alla mobilità per tutti. In caso di Vostra elezione sarà necessario perciò improntare una politica di progettazione concreta, a medio e lungo termine, finalizzata ad un cambiamento necessario e non più rinviabile.
Come sempre confermiamo la nostra disponibilità a collaborare attivamente alla redazione di progetti che concorrano al raggiungimento degli obiettivi sopradescritti ed a beneficio di tutti, proponendoci come promotori del dialogo tra tutti gli interlocutori coinvolti.