La Sezione di Alba, Langhe e Roero di Italia Nostra ha trasmesso una formale richiesta alla Soprintendenza e all'amministrazione comunale di Alba di effettuare specifici e relativi provvedimenti notificatori nei confronti della proprietà privata dell'attuale Casa Do, immobile vincolato e in evidente degrado esterno di alcune componenti dei prospetti...
Lo storico edificio privato (ex palazzo Campana) in Vittorio Emanuele ad Alba, è vincolato ai sensi della Legge statale 1/6/1939 n. 1089, nonché conseguentemente alla recente normativa d’attuazione; allo stato attuale mostra cavi elettrici sovrapposti lungo i quattrocenteschi fregi in cotto e parziali disfacimenti di alcuni tratti delle pareti in mattoni a vista.
La Sezione di Alba, Langhe e Roero di Italia Nostra ricorda che "l’importanza storico-artistica del fabbricato è abbastanza nota. Le pregevoli caratteristiche dei suoi prospetti, in particolare i fregi quattrocenteschi, sono state oggetto di meticolose osservazioni pubblicate da G. Cabutto (1982) e da G. Donato (1999), ma prima ancora soggetto grafico del D’Andrade nel 1883 e fotografico del Pia. Proprio la cornice marcapiano con ben 86 formelle in terracotta eseguite a stampo, richiama ammirazioni nella rappresentazione di un’estesa brigata di danzatori e suonatori, la cosiddetta “Danza dei folli”, posta al di sotto di cornici con tortili perlinati e protomi umane fra margherite. Ma non vi mancano serie di putti reggifestoni ed alcuni combattimenti di cavalieri. La lunga teoria delle formelle continua pure nel prospetto laterale in via Calissano. L’opera in questione viene generalmente assegnata ad un ignoto plasticatore albese che l’avrebbe eseguita verso il 1470-1480".