La Sezione Alba, Langhe e Roero di Italia Nostra nei giorni scorsi ha segnalato alle amministrazioni competenti due situazioni critiche a Lequio Berria e Diano d'Alba chiedendo immediate attenzioni e interventi capaci di risolvere o mitigare i danni ambientali in corso...
Il primo caso è relativo al continuo scarico di rifiuti vari lungo un tratto della strada provinciale n. 106 che da Lequio Berria raggiunge Benevello. Quando l’itinerario stradale percorre in prossimità, anche boschiva, una strada vicinale in direzione di Lequio, avviene l’inquinante sversamento abusivo; è pertanto necessario che si provveda alla ripulitura del sito coinvolto e a qualche forma di sorveglianza onde sanzionare severamente gli abusivi.
Il secondo caso riguarda il territorio di Diano d’Alba dove, in località Biria, è stata recentemente realizzata una “vistosa” cabina elettrica. Il manufatto, seppur eretto con relative autorizzazioni, sorge in una posizione preminente per il circostante paesaggio collinare, causando un notevole detrimento alle visuali panoramiche della zona così coinvolta. Pur constatando che l’opera in questione è del tutto terminata, la Sezione di Italia Nostra ha voluto tornare a sollevare questa problematica, pure alla luce della “buffer zone” UNESCO lì contemplata.
Anche senza chiedere provvedimenti drastici, ormai realisticamente non praticabili, si ritiene che si possano ancora adottare alcuni accorgimenti integrativi per ridurre l’impatto ambientale (forse già meglio prospettabili nelle more di autorizzazione). Innanzitutto andrebbero messi a dimora alcuni alberi d’alto fusto (di specie autoctone) nell’area circostante, onde impedire la negativa vista dall’esterno. Inoltre, le pareti della stessa cabina elettrica potrebbero essere dipinte con una colorazione confacente in tal senso e la copertura con un’integrazione di materiali in laterizio. Italia Nostra ritiene che tutto ciò consentirebbe di attenuare tale “presenza ostica” nel paesaggio.
In generale, l'associazione raccomanda a tutti gli Enti competenti un’efficace attenzione, sensibile alle esigenze ambientali, così come a quelle potenziali attinenze sia in sede urbanistica, sia in sede autorizzativa.
La salvaguardia del paesaggio è una delle prerogative anche per un consono sviluppo socio-economico nelle Langhe.