A cura del Comitato “Amiamo la Collina Così Com’è”.
Di tanto in tanto i giornali locali ci informano dei “passi avanti” del progetto Terzo lotto della circonvallazione di Mondovì che collegherebbe la rotonda del Beila con la S.S 28. E quasi sempre l’informazione è corredata di termini quali “finalmente il via libera…” “L’opera che la città attende da decenni…” e così via.
Ma quale è la città che “attende” quest’opera? Spesso ci capita di parlarne con comuni cittadini e soprattutto con cittadini giovani e salta fuori una netta diffidenza circa la sua utilità, quando non addirittura una chiara ostilità. Le motivazioni sono sempre le stesse: l’ennesimo disastro ambientale! La devastazione di ettari di verde oltre a una galleria che attraverserebbe una delle zone più incontaminate del Monregalese in cambio di una riduzione del traffico in centro Mondovì tutta da dimostrare!...
L’Amministrazione, che in altri ambiti più modesti mostra una certa attenzione all’ambiente, in questo caso è pericolosamente compatta nell’ignorare le voci di chi si oppone a questa scelta. Eravamo presenti alla manifestazione del “Fridays for Future” che anche a Mondovì ha visto sfilare circa 400 (!) giovani che ci chiedono una inversione di tendenza netta e veloce in termini appunto ambientali. L’Amministrazione cosa risponde?
E’ diventato un messaggio ricorrente quello della comunità scientifica a cui si unisce quello del Papa nel suo “Laudate Deum” circa la necessità impellente di modificare le nostre scelte e le nostre abitudini. Come rispondono i nostri rappresentanti in Governo? Con altre opere devastanti in nome di un progresso che non ha più motivo di esistere in questi termini! Possibile che ci sia sempre una buona ragione per gettare altro cemento e altro bitume?
La Mondovì silenziosa, in linea con altre realtà provinciali e con un sentire sempre più diffuso a tutela del territorio, chiede all’Amministrazione di evitare, coerentemente con il “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia”, queste opere ciclopiche, impattanti e sovradimensionate, che unite ad altre meno eclatanti ma più numerose continuano a consumare irrimediabilmente suolo.
Esiste un Comitato che lavora da anni alla sensibilizzazione davanti al muro di gomma amministrativo e politico per evitare la messa in opera dell’attuale progetto del Terzo Lotto. In alternativa al disegno attuale, qualche anno fa, inviò alle autorità locali e ai rappresentanti del Ministero dei Trasporti una bozza di progetto che ne ridurrebbe di circa due terzi la lunghezza con conseguente minor impatto e minori costi.
Unico riscontro, una formale risposta che nella sostanza dimostra di non aver valutato la proposta.