a cura di Cuneo per i Beni comuni.
Si tratta di un crimine paesaggistico fortemente voluto dall'attuale maggioranza del Comune di Cuneo. Non possiamo che esprimere il nostro "compianto" per la perdita di una componente fondamentale del contesto ambientale irripetibile nel quale l'edificio ottocentesco era collocato...
Noi, in rappresentanza anche dei tremila cittadini che avevano firmato la petizione per la tutela di questo "Luogo del cuore", al di là del danno irreparabile arrecato a un edificio simbolo della bellezza del Viale degli Angeli e ad un sito aperto a visioni mirabili di alberate, prati, montagne che costituiscono la vera ricchezza della città.
Continueremo a lottare perché col nuovo PEC (Progetto Esecutivo), che si è reso necessario in seguito al cambiamento di alcuni elementi progettuali, siano rispettate le caratteristiche di questa "Grande Bellezza" anche se orbata di un piccolo tesoro lasciatoci dai nostri progenitori in tempi più rispettosi dell'armonia fra cultura e natura.
Ai cittadini chiediamo di non considerare concluso il loro impegno per ottenere almeno una soluzione progettuale consona alla memoria del luogo e di punire col proprio voto il prossimo anno chi si è reso responsabile di questo scempio.