Anche Pro Natura Piemonte sollecita i vertici regionali per rivedere la scelta di depotenziare diversi servizi trasportistici locali con ripercussioni negative particolarmente pesanti per i pendolari del cuneese...
Ecco il testo della lettera inviata al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e all'Assessore ai Trasporti Marco Gabusi:
Oggetto: preoccupazione per i tagli previsti al Trasporto Pubblico.
Apprendiamo da varie fonti e organi di stampa la volontà da parte dell’attuale GiuntaRegionale di tagliare alcune linee e corse del Trasporto Pubblico Locale (TPL), inparticolare per quanto riguarda la Provincia di Cuneo.
Riteniamo un grave errore ridimensionare il TPL in questo momento cruciale di ripartenza delle attività produttive e di ritorno degli studenti nelle scuole, con il conseguente incremento della mobilità delle persone. È assolutamente incomprensibile lasciare che l’aumento degli spostamenti venga forzosamente indirizzato verso la mobilità privata e/o su gomma, cosa che porterebbe all’innalzamento dei livelli di traffico, congestione e inquinamento che già abitualmente gravano su tutto il territorio piemontese e sull’intera pianura padana.
Il periodo di quarantena imposto dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ci ha insegnato molte cose:
- l’aria delle nostre città, in assenza di traffico veicolare, è migliorata sensibilmente e rapidamente;
- all’opposto, alla ripresa del traffico, si è avuto un peggioramento repentino;
- l’assenza di traffico automobilistico ha giovato al TPL e alla micromobilità;
- il telelavoro – o smart working – ha ridotto gli spostamenti senza penalizzare la produttività.
Tutte queste considerazioni vanno a sovrapporsi alla cronica problematica dell’inquinamento, sempre presente, ma che manifesta una notevole recrudescenza nel periodo invernale, e fanno capire che la strada da intraprendere non può che essere quella di implementare fortemente il trasporto pubblico e contestualmente puntare a ridurre quello veicolare, con lo spostamento dell’utenza dall’auto al TPL o alla mobilità attiva, dalla gomma alla rotaia e dai combustibili fossili alla trazione elettrica. Invece, tutti i provvedimenti presi o avallati dall’attuale Giunta Regionale vanno nella direzione opposta, dal dilazionamento del blocco per le motorizzazioni più inquinanti alla scarsa attenzione per lo smart working, fino all’annunciato taglio del trasporto pubblico. Il Governatore Cirio ha pubblicamente sollecitato il Governo a rafforzare i trasporti pubblici in vista della riapertura delle scuole, ma nel frattempo la sua Giunta sta di fatto penalizzando il TPL regionale su cui ha competenza. Un comportamento incoerente e deleterio che stigmatizziamo con forza.
Pertanto, chiediamo al Presidente, alla Giunta e al Consiglio regionali del Piemonte di:
- mettere in campo una visione d’insieme per quanto riguarda il problema dell’inquinamento di aria, acqua e suolo che interessa tutto il territorio regionale, in particolare per quanto riguarda gli aspetti legati alla mobilità, alla produzione di energia e al trattamento dei rifiuti;
- incentivare con provvedimenti e risorse lo smart working per ridurre la necessità di spostamenti;
- evitare tassativamente ogni taglio di risorse o servizi relativi al TPL, in particolare per quanto riguarda il mancato ripristino delle tratte e corse sospese durante il lockdown nella provincia di Cuneo, già storicamente penalizzata sul lato trasporti: a titolo di esempio non esaustivo, i 31 treni giornalieri della tratta Cavallermaggiore-Bra e i 16 treni giornalieri della Savigliano-Saluzzo;
- implementare il TPL puntando sulla rotaia, riattivando le ferrovie dismesse e utilizzando il trasporto su gomma solo per brevi tratti di collegamento con i più vicini nodi ferroviari;
- prevedere risorse per la completa elettrificazione del TPL, con l’abbandono dei combustibili fossili e delle relative emissioni inquinanti e climalteranti.
Si porgono distinti saluti.
Il referente, Riccardo Graziano
Il presidente, Mario Cavargna