La tutela Unesco dei ʺPaesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferratoʺ, decisa nel giugno 2014, comporta alcune riflessioni sulla ʺpercezioneʺ del paesaggio e sulla fruizione dei borghi inclusi nelle parti tutelate con il festival “Collisioni”. Percezione e fruizione del paesaggio e dei beni culturali sono concetti cardine, cui la tutela Unesco impronta la sua filosofia di fondo, attraverso adeguata normativa dʹuso: si constata, al contrario, che da alcuni anni, allʹinterno dei ʺPaesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferratoʺ sono posti in atto consolidate azioni di apparente ʺvalorizzazioneʺ, mediante manifestazioni che attraggono un numero elevatissimo di persone, in uno spazio fisico ridotto e peculiare per le sue caratteristiche (Barolo) e concentrate nel tempo (5 o 6 giorni) ...
Non si vuole qui porre in dubbio la qualità culturale (o di solo intrattenimento...) delle manifestazioni, ma il loro significativo impatto sui luoghi e sulla irrimediabile, possibile mancata fruizione e percezione del paesaggio e dei beni architettonici (i piccoli borghi), tali da incidere sui loro caratteri identitari.
Nel corso degli ultimi anni, dal 2015 al 2017 (dopo la dichiarazione Unesco), il fenomeno è stato reiterato, aggravando le condizioni percettive: il festival Collisioni provoca autentiche collisioni sul paesaggio.
Non solo problemi di sicurezza e di incolumità pubblica: durante il suo svolgimento, con la corresponsione (obbligatoria) di un biglietto a pagamento non solo per assistere agli spettacoli, bensì anche solo per accedere ai luoghi, viene meno la percezione autentica del paesaggio e la sua fruizione viene incisa nella sua natura più intima: i valori scenici e identitari, le bellezze intrinseche non possono essere occultate anche solo per un istante nella loro fruizione e percezione ʺcollettivaʺ.
L.V.