Il Natale è un momento speciale perché abbiamo l'occasione di trovarci con le persone a cui più teniamo ed è per questo che è uno dei giorni più belli dell'anno. Purtroppo non è così per tutte quelle persone che sono scappate dalle proprie case e hanno raggiunto - magari dopo odissee in barca - i paesi europei, tra cui l'Italia. I migranti così si trovano costretti a passare il Natale in luoghi sconosciuti, lontano dai familiari. Per questo motivo, la Cooperativa Liberi Tutti di Racconigi ha deciso di sperimentare un'accoglienza diffusa tra le famiglie del paese concentrata nelle festività. E il bilancio pare sia stato molto positivo ...
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Con l'iniziativa "GIÜNTA DÜI PIAT! Aggiungi un posto a tavola!" la cooperativa sociale ha proposto alle famiglie racconigesi di aggiungere due sedie e condividere il tradizionale pranzo del 25 Dicembre con chi non poteva passare il Natale insieme alla propria famiglia perché distante migliaia di chilometri. Un modo diverso di passare il Natale ma forse uno dei pochi modi per riscoprirne il senso. Un passo in più verso l'integrazione di circa cinquanta ragazzi ospitati all'ex-hotel Carlo Alberto e provenienti da 19 nazionalità diverse, dalla Siria all'Afghanistan. Dato che la domanda ha superato l'offerta, molte famiglie si sono prenotate per ospitare i ragazzi anche a Capodanno e all'Epifania.
Inutile dire che come non ci sia stato alcun problema di "comunicazione" tra cristiani e musulmani, nemmeno tra chi il Natale non lo hai mai festeggiato. Tanti, soprattutto i più giovani, hanno rivolto agli ospiti domande sul loro percorso che li ha portati in Italia e loro hanno risposto senza problemi. C'è chi ha organizzato jam session con le percussioni, chi li ha coinvolti facendosi insegnare qualche ballo. "Un successo insperato" lo ha descritto Matteo Monge, responsabile della cooperativa. A noi lettori non resta che fare i complimenti alla cooperativa per questo bel progetto, riportando le parole di Luca che su Facebook ha scritto: "Ieri sera abbiamo messo k.o. a suon di cibo Bamba e Vamoussa, loro invece a suon di tamburi ;-) Momenti come questi mi fanno sempre sperare in meglio!".