Teleriscaldamento a Cuneo: la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi


di Ugo Sturlese.

Il Teleriscaldamento a Cuneo pare già fermo per errori (???) di valutazione della ditta incaricata a trattativa diretta (Wedge Power) rispetto alle pratiche autorizzative (VIA) di competenza della Conferenza Provinciale dei Servizi. Come noto, i lavori erano partiti in tutta fretta il 18 Aprile prima che fossero state ottenute le autorizzazioni necessarie, che ovviamente riguardavano il progetto nella sua interezza e complessità ...
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A Dicembre 2015 scrivevo a La Stampa:
l’operazione appare abbastanza oscura, di non sicura realizzazione......”.
E poco prima: “L’obiezione (del Sindaco) che il rischio se lo prende tutto l’impresa mi sembra del tutto irrazionale, considerato che suolo pubblico viene messo a disposizione di un’Azienda e sulla sua destinazione dovrebbero essere chiamati a decidere i cittadini sulla base di informazioni precise”.
A futura memoria e sperando di sbagliarmi. O in ogni caso di sollevare un dibattito sull’argomento.


L’11 Marzo 2016 un comunicato (pubblicato da Altritasti qui) de La Costituente così recitava, dopo aver elencato una decina di punti critici:
Noi riteniamo che sia giusto e urgente aprire un vasto dibattito pubblico e sospendere ogni decisione in attesa delle verifiche tecniche e consultive richieste”.
Come si dice fin dall’antichità : “La gatta frettolosa fa i gattini ciechi”.

Ma la domanda giusta è questa: perchè la gatta era così frettolosa?

Forse perchè l’Amministrazione voleva portarsi avanti rispetto alla scadenza elettorale del prossimo anno senza tenere in alcun conto le critiche avanzate da alcune associazioni cittadine?

O perchè la Ditta voleva mettere sotto pressione la Conferenza Provinciale, ponendola di fronte all’evidenza di un’opera in corso e pretendendo al di fuori di ogni logica di scindere l’intervento sulle tubazioni da quello sulla Centrale di Cogenerazione di Borgo s. Giuseppe?

La conclusione è una sola: il Comune si è spogliato di ogni capacità di governo e di controllo e, per una scelta tutta politica, ha affidato la città in mano ai privati in questo settore così come nelle scelte urbanistiche. Superfluo rilevare che in entrambi i settori si tratta nella fattispecie degli stessi soggetti imprenditoriali.

Sempre a futura memoria e sperando sempre di sbagliarmi.

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