Presidio per la Pace, sabato 22 ottobre, dalle ore 11,30, in piazza San Secondo, Asti.
Anche ad Asti, come in decine di altre città italiane, in risposta all’appello nazionale “Tacciano le armi. Negoziato subito”, promosso dalla coalizione Europe for Peace, per una mobilitazione diffusa sui territori il 21-23 ottobre (in preparazione alla manifestazione nazionale del 5 novembre a Roma), si terrà un Presidio per la Pace, sabato 22 ottobre, dalle ore 11,30, in piazza San Secondo, Asti.
L’iniziativa, che si pone in continuità con i numerosi presidi ed appuntamenti per la Pace organizzati ad Asti negli scorsi mesi, è apartitica ed è promossa dalla Rete Welcoming Asti, con l’adesione di ACLI, ARCI, ANPI, Pastorale Migranti, Centro Missionario Diocesano, Libera, Agedo Asti-Alba, Asti Pride, Casa del popolo-A sinistra, Noix de Kola, Gruppo Scout Agesci Asti 1, Rete Asti cambia, Pastorale sociale, Caritas, CGIL, Collettivo Azione Pace...
“Mettiamo al bando tutte le armi nucleari. Solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre”, negoziato, disarmo, diritti, protezione, solidarietà, nonviolenza, pace, sono i temi su cui si articola l’appello di Europe for Peace e su cui il movimento pacifista e nonviolento italiano (così come quello astigiano) è attivo da sempre ed ha lavorato sin dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina a febbraio: un lavoro spesso sottovalutato, a volte avversato o ignorato, ma che adesso vede una crescente attenzione. La coalizione Europe for Peace, cui partecipano la Rete Italiana Pace e Disarmo, la campagna Sbilanciamoci e la Rete Stop the War Now (di cui fa parte anche la Rete Welcoming Asti), raccoglie oltre 600 associazioni, una rete delle reti figlia di “una scelta unitaria che riunisce tante esperienza” spiegano i coordinatori che annunciano “un fine settimana di mobilitazioni diffuse il 21-23 ottobre fino alla grande manifestazione popolare che il 5 novembre ci porterà a Roma con una proposta diversa sulla guerra che rompa il clima assordante e fastidioso di attacco al movimento pacifista e a chi vuole offrire un'altra scelta: non vincere la guerra ma vincere la pace”.
Sabato 22 ottobre invitiamo tutti e tutte nuovamente in Piazza S. Secondo dalle 11,30 per chiedere insieme percorsi concreti di Pace in Ucraina e in tutti gli altri conflitti armati del mondo, e per rilanciare temi e contenuti dell’appello di Europe for Peace che si apre con le seguenti parole:
“La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future. […] L’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell’Europa la guerra che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera. Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita, [...] Questa guerra (così come tutte le guerre) va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, gli Stati membri dell’Unione Europea, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco”.
Informazioni e contatti: email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Instagram e Facebook @welcomingAsti
Di seguito il testo integrale dell’appello ed a questo link le mobilitazioni in decine di piazze italiane (tra cui Asti) per il 21-23 ottobre.
CESSATE IL FUOCO SUBITO – NEGOZIATO PER LA PACE
METTIAMO AL BANDO TUTTE LE ARMI NUCLEARI
SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO UCRAINO E CON LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE
L’ombra della guerra atomica si stende sul mondo
La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future.
Questa guerra va fermata subito
Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza.
L’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell’Europa la guerra che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera. Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita, con i profughi, con i rifugiati costretti a fuggire, ad abbandonare le proprie case, il proprio lavoro, vittime di bombardamenti, violenze, discriminazioni, stupri, torture.
Questa guerra va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.
L’umanità ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra.
Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso.
Occorre garantire la sicurezza condivisa.
Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.
L’Italia, la Costituzione, la società civile ripudiano la guerra. Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea ed internazionale per la sua piena affermazione.
CESSATE IL FUOCO SUBITO, NEGOZIATO PER LA PACE!
ONU convochi una Conferenza internazionale di pace
Mettiamo al bando tutte le armi nucleari
INFO: http://www.sbilanciamoci.info/europe-for-peace/ – http://www.retepacedisarmo.org