Società della Cura: anche ad Asti un'assemblea per costruirla

L’epidemia da Covid 19 ha messo drammaticamente in luce il carattere predatorio, di natura e umanità, del presente sistema neo-liberale. La gran parte della cittadinanza attiva della città ha mostrato di averne consapevolezza organizzando, nel corso dei mesi da marzo ad oggi, iniziative di difesa dei valori civici e dei diritti costituzionali e confermando il carattere fondativo di tutte le pratiche sociali a quelli conformi. Con le stesse sensibilità e gli stessi orientamenti, più recentemente, oltre 220 realtà associative e di movimento e oltre 800 persone attive individualmente, hanno dato avvio ad un percorso di convergenza, dichiarando l’insostenibilità di una società basata sull’economia del profitto e proponendo l’orizzonte alternativo di una società della cura. In un appello diffuso il 7 novembre, (Mobilitiamoci, nessuno deve essere lasciato indietro: https://societadellacura.blogspot.com/), rilanciando i contenuti del loro dibattito e della loro piattaforma, propongono un momento nazionale di approfondimento e di mobilitazione, in piazze reali o virtuali, per il 21 di novembre...

Chi scrive la presente nota rilancia sul nostro territorio quell’appello ed invita tutti, associazioni e persone singole, a partecipare all’assemblea virtuale che si terrà alle ore 17,30 del 21 Novembre, su piattaforma Jitsi Meet, al link:
https://meet.jit.si/astisociet%C3%A0dellacura21
(La preghiera è di attenersi ai temi, parlare uno alla volta, lasciare a chi regola l’assemblea il compito di annotare le proposte. La registrazione sarà restituita a tutti i partecipanti).

Ai temi dell’appello, in sottordine, ne aggiungiamo uno, più prossimo alla realtà del nostro territorio e ai bisogni della sua cittadinanza (I bandi del per reclutare personale sanitario vietati agli stranieri: https://www.asgi.it/cittadinanza-apolidia/esclusi-medici-stranieri-concorso/ ).

La scelta del tema, la salute, non coglie solo la drammaticità di quel che accade nei dintorni dei pronti soccorsi, dove si muore di covid e di povertà, ma coglie ciò che è accaduto negli ultimi decenni, quando i territori sono diventati l’attraversamento dei flussi o i nodi della imprenditoria globalizzata, momenti di estrazione di profitti, e in questo modo, e con il concorso dei “poteri locali”, sono stati sottratti alla sovranità dei loro cittadini.

Poiché è sul territorio che l’appello e i suoi contenuti devono incarnarsi, nel senso proprio di trasformarsi in parole ed azioni di persone in carne ed ossa, l’assemblea convocata per il 21, può raccogliere e rilanciare quanto è già è stato fatto, nei mesi precedenti, per riconsegnare ai cittadini la sovranità sul loro territorio.

Per il Coordinamento Asti-Est: Carlo Sottile,
Per il Movimento Stop al Consumo di Territorio: Alessandro Mortarino

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