di Tiziana Valente.
Note di un'amica in margine a "Gente di Palio", evento alla sala Pastrone di Asti, mercoledì scorso.
"Mio padre mi ha insegnato, quasi istigato, a vedere il mondo da diversi punti di vista, con occhio critico". Eugenio Ciuccetti, poeta, scrittore e produttore musicale racconta il padre Silvio alla serata che gli amici più intimi gli dedicano alla Sala Pastrone, ogni anno dalla sua scomparsa nel 2015 ...
Ecco che la regia di Silvio Ciuccetti trasforma il documentario sul Palio del 1980 per la RAI in un racconto di immagini e suoni, musiche e danze e sudori; nessuna parola perché il punto di vista è quello del cavallo che correrà in pista, nervosamente. L'occhio del cavallo registra la festa popolare degli umani non la rappresentazione patinata della rievocazione storica, la vede tutta, dai fatti propiziatori alla corsa alle grida della vittoria ai pianti, senza giudicare: gli umani sono un altro mondo.
Il tempo di questo racconto è quello della vestizione del Capitano, irriverente: ma come offendersi se tutto ciò che si presenta è il sogno di un cavallo? Qual'è la vera verità?
Silvio Ciuccetti, artista sempre, mentre lavora a un quadro o ad un film come nella vita, in ogni situazione, artista vero, creatore di opere senza tempo ed emozionanti ieri come oggi ha dato ancora una lezione di capacità comunicativa (tecnicamente difficile con i mezzi di 37 anni fa), di coraggio, di saper dire, spesso gridare "gente, guardate oltre l'apparenza delle cose!"
I mille sfilanti nei fotogrammi sono le persone che hanno dato vita al Palio, la manifestazione tanto importante per Asti da poterla da sola rappresentare in Italia e all'estero, volendo. Nel ricordo di tante persone che vi si sono dedicate, rivedendole, rivivendo così un pezzo di storia e di una Asti già un po' antica, sale sul pubblico di mercoledì scorso una carica di emozione. Ho pensato di essere in un quadro di Silvio che guarda un altro suo quadro che si anima e racconta il Palio con mille personaggi.
Grazie Silvio. Grazie a chi vorrà riproporre la serata e le altre opere di Ciuccetti, ricordare una delle figure più significative di Asti.
Un grazie anche a chi ha raccontato con gli aneddoti, con le foto bellissime e preziosissime quegli anni, chi ha colto l'occasione per parlare del Palio di oggi, invitando gli astigiani ad essere più orgogliosi della propria città.