di Alessandro Mortarino.
L'attesa decisione è finalmente arrivata e, come tutte le indicazioni tecniche facevano supporre, la risposta della Conferenza dei Servizi al progetto presentato da Asti Energia e Calore SpA è stata negativa: l'impianto non è stato autorizzato. Quattro sono i motivi principali del diniego annunciato dalla Provincia di Asti, non escludendo anche altre carenze di carattere minore. La notizia è stata salutata con soddisfazione da cittadini, comitati e associazioni che a più riprese avevano presentato documenti di analisi critica al progetto; criticità riprese dagli Enti (e, in particolare, dall'ARPA) che ne hanno dunque valutato la concreta consistenza tecnica ...
Le quattro motivazioni principali riguardano l'assenza di titoli di disponibilità delle aree idonee alla costruzione dell'impianto e delle opere connesse, l'assenza delle soluzioni tecniche per la connessione relative alla rete elettrica e del gas, la mancata presentazione della deliberazione del Consiglio comunale di Asti e dell'effettiva volontà dell'Ente sotto il profilo urbanistico e della classificazione acustica, infine l'assenza delle documentazioni richieste da ARPA ai fini del rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
E ora ? AEC, ai sensi di legge, ha 10 giorni di tempo per formulare eventuali controdeduzioni che ci paiono però difficilmente plausibili per poter rispondere alle motivazioni non ostative, anche perchè il procedimento risulta concluso e dunque non prevede la possibilità di presentazione di nuovi documenti ma solo di elementi "accessori" in grado di integrare quanto già formalmente espresso dal progetto.
Cittadini e associazioni hanno già da tempo iniziato a lavorare alla valorizzazione dell'ospedale Cardinal Massaia come assoluto "Bene Comune" basandosi sull'assunto che l'intera area ospedaliera debba trasformarsi da "semplice" luogo di cura ad autentico luogo di vita e, come tale, ospitare orti terapeutici e alberate che consentano a pazienti, visitatori e operatori sanitari di fruire di un quartiere verde e di una ambientazione benefica per il corpo e l'anima.
Le prime anticipazioni del progetto potrebbero essere già presentate giovedì 5 maggio (ore 21, Teatro Giraudi, piazza San Giuseppe 1) durante lo "Speakers' corner: la parola ai cittadini!" organizzato dall'Ordine degli Architetti nell'ambito di “A.S.T.I. FEST – Festival dell’Architettura Astigiano”.
Il documento ufficiale e dettagliato dell'esito della Conferenza dei Servizi è visibile sul sito della Provincia di Asti, al fondo del procedimento: http://www.provincia.asti.gov.it/procedimenti-attivi-valutazione-ambientale-ippc/details/485-dlgs-11508-dlgs-15206-smi-lr-4098-smi
di Alessandro Mortarino.
L'attesa decisione è finalmente arrivata e, come tutte le indicazioni tecniche facevano supporre, la risposta della Conferenza dei Servizi al
progetto presentato da Asti Energia e Calore SpA è stata negativa: l'impianto non è stato autorizzato. Quattro sono i motivi principali del
diniego annunciato dalla Provincia di Asti, non escludendo anche altre carenze di carattere minore. La notizia è stata salutata con
soddisfazione da cittadini, comitati e associazioni che a più riprese avevano presentato documenti di analisi critica al progetto; criticità
riprese dagli Enti (e, in particolare, dall'ARPA) che ne hanno dunque valutato la concreta consistenza tecnica ...
Le quattro motivazioni principali riguardano l'assenza di titoli di disponibilità delle aree idonee alla costruzione dell'impianto e delle opere
connesse, l'assenza delle soluzioni tecniche per la connessione relative alla rete elettrica e del gas, la mancata presentazione della
deliberazione del Consiglio comunale di Asti e dell'effettiva volontà dell'Ente sotto il profilo urbanistico e della classificazione acustica, infine
l'assenza delle documentazioni richieste da ARPA ai fini del rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
E ora ? AEC, ai sensi di legge, ha 10 giorni di tempo per formulare eventuali controdeduzioni che ci paiono però difficilmente plausibili per
poter rispondere alle motivazioni non ostative, anche perchè il procedimento risulta concluso e dunque non prevede la possibilità di
presentazione di nuovi documenti ma solo di elementi "accessori" in grado di integrare quanto già formalmente espresso dal progetto.
Cittadini e associazioni hanno già da tempo iniziato a lavorare alla valorizzazione dell'ospedale Cardinal Massaia come assoluto "Bene Comune"
basandosi sull'assunto che l'intero luogo debba trasformarsi da "semplice" luogo di cura ad autentico luogo di vita e, come tale, ospitare orti
terapeutici e alberate che consentano a pazienti, visitatori e operatori sanitari di fruire di un quartiere verde e di una ambientazione benefica
per il corpo e l'anima.
Le prime anticipazioni del progetto potrebbero essere già presentate giovedì 5 maggio (ore 21, Teatro Giraudi, piazza San Giuseppe 1)
durante lo "Speakers' corner: la parola ai cittadini!" organizzato dall'Ordine degli Architetti nell'ambito di “A.S.T.I. FEST – Festival dell’
Architettura Astigiano”.
Il documento ufficiale e dettagliato dell'esito della Conferenza dei Servizi è visibile sul sito della Provincia di Asti, al fondo del procedimento:
http://www.provincia.asti.gov.it/procedimenti-attivi-valutazione-ambientale-ippc/details/485-dlgs-11508-dlgs-15206-smi-lr-4098-smi
L'attesa decisione è finalmente arrivata e, come tutte le indicazioni tecniche facevano supporre, la risposta della Conferenza dei Servizi al
progetto presentato da Asti Energia e Calore SpA è stata negativa: l'impianto non è stato autorizzato. Quattro sono i motivi principali del
diniego annunciato dalla Provincia di Asti, non escludendo anche altre carenze di carattere minore. La notizia è stata salutata con
soddisfazione da cittadini, comitati e associazioni che a più riprese avevano presentato documenti di analisi critica al progetto; criticità
riprese dagli Enti (e, in particolare, dall'ARPA) che ne hanno dunque valutato la concreta consistenza tecnica ...
Le quattro motivazioni principali riguardano l'assenza di titoli di disponibilità delle aree idonee alla costruzione dell'impianto e delle opere
connesse, l'assenza delle soluzioni tecniche per la connessione relative alla rete elettrica e del gas, la mancata presentazione della
deliberazione del Consiglio comunale di Asti e dell'effettiva volontà dell'Ente sotto il profilo urbanistico e della classificazione acustica, infine
l'assenza delle documentazioni richieste da ARPA ai fini del rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
E ora ? AEC, ai sensi di legge, ha 10 giorni di tempo per formulare eventuali controdeduzioni che ci paiono però difficilmente plausibili per
poter rispondere alle motivazioni non ostative, anche perchè il procedimento risulta concluso e dunque non prevede la possibilità di
presentazione di nuovi documenti ma solo di elementi "accessori" in grado di integrare quanto già formalmente espresso dal progetto.
Cittadini e associazioni hanno già da tempo iniziato a lavorare alla valorizzazione dell'ospedale Cardinal Massaia come assoluto "Bene Comune"
basandosi sull'assunto che l'intero luogo debba trasformarsi da "semplice" luogo di cura ad autentico luogo di vita e, come tale, ospitare orti
terapeutici e alberate che consentano a pazienti, visitatori e operatori sanitari di fruire di un quartiere verde e di una ambientazione benefica
per il corpo e l'anima.
Le prime anticipazioni del progetto potrebbero essere già presentate giovedì 5 maggio (ore 21, Teatro Giraudi, piazza San Giuseppe 1)
durante lo "Speakers' corner: la parola ai cittadini!" organizzato dall'Ordine degli Architetti nell'ambito di “A.S.T.I. FEST – Festival dell’
Architettura Astigiano”.
Il documento ufficiale e dettagliato dell'esito della Conferenza dei Servizi è visibile sul sito della Provincia di Asti, al fondo del procedimento:
http://www.provincia.asti.gov.it/procedimenti-attivi-valutazione-ambientale-ippc/details/485-dlgs-11508-dlgs-15206-smi-lr-4098-smi