di Alessandro Mortarino.
La scorsa settimana, nel raccontarvi le "indignazioni civiche" di agosto nei confronti di Asp e Comune di Asti, avevo accennato alla querelle nata tra Movimento 5 Stelle di Asti e Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche successiva alla presentazione delle cinque candidature promosse dal Comitato per il vacante membro del consiglio di amministrazione della ex municipalizzata di Asti. Vi avevo promesso che avrei spiegato i contorni di questa questione e mantengo ora l'impegno, anche per non lasciare in sospeso le dure parole con cui i 5 Stelle hanno tacciato il coordinatore del Comitato (ahimè, sono io ...) di lobbysmo lottizzante, poca trasparenza, prevaricazione. E che, invece, è il semplice frutto di un equivoco, i cui colpevoli sono sia gli uni e sia l'altro, in parti per lo meno paritarie ...
Il qui pro quo nasce dal fatto che i 5 Stelle mi contestano di non averli fatti partecipare alla decisione sulle nomine maturate all'interno del Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche: possibile ?
Pare di sì. Ma non per le conclusioni - dure e un po' immeritate - ipotizzate dai 5 Stelle.
Il dibattito e le decisioni sono, infatti, il frutto di una piena discussione che il periodo (agosto inoltrato) non ha consentito svolgersi attraverso riunioni "fisiche" ma attraverso l'unico strumento "a distanza" abitualmente utilizzato dal Comitato: un googlegroup che da almeno cinque anni funge puntualmente come strumento di informazione, analisi, dibattito e assunzione di decisioni.
Questo ggroup fu creato nel 2010, cioè nel pieno della campagna referendaria, da uno tra i più giovani (ed avvezzi alle tecnologie informatiche) membri del Comitato: Paolo Romano, allora non ancora parlamentare in carica. Lo stesso Romano ne è stato fino a pochi giorni fa l'unico amministratore.
All'interno del ggroup sono inserite un centinaio di persone, tra cui diversi membri del M5S; vado a memoria: Gabriele Zangirolami, Fabio Martina, Angela Mauro e certamente altri.
Nessuno di loro ha proferito parola durante il dibattito che ha portato alla scelta delle cinque candidature e, come spesso accade tra persone che lavorano assieme da anni in armonia e senza alcuna contrapposizione, la cosa è stata considerata secondo la formula del "silenzio = assenso". Anche perchè tutti coloro che hanno - invece - partecipato al dibattito (alcuni con messaggi inviati sul ggroup, altri riservandoli alla mia personale casella mail) si erano dichiarati favorevoli a tale azione, che all'unanimità abbiamo voluto considerare come una utile "provocazione culturale" nei confronti degli amministratori comunali. L'unico dubbio emerso verteva sul numero di candidature da presentare: qualcuno aveva indicato la propria preferenza per una candidatura "secca" (cioè un unico candidato, autorevole), alla fine la rosa dei cinque "volontari" soddisfaceva però tutti, riconoscendone la loro seria caratura.
Il 20 agosto presentiamo in Comune le "nostre" candidature e diramiamo un comunicato alla stampa a nome della intera Rete delle 67 organizzazioni che compongono il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche.
Siamo (e sono) assolutamente convinti/o che questa sia una decisione unanime, frutto della condivisione piena di quanti si sono espressi palesemente e di quanti non hanno proferito parola.
Non ho alcun dubbio che anche il M5S sia informato del dibattito e della decisione e che - poichè Romano, Zangirolami, Martina, Mauro, e forse altri, non hanno sollevato obiezioni di sorta - vi sia anche il loro pieno appoggio.
Apriti cielo. Passano poche ore e scopriamo dai social network che il M5S ha diffuso un comunicato stampa che suona come un "tiro al piccione" (il piccione sono io ...), che riporto integralmente:
ASP: I nomi della "rosa" non fanno eco
Con riferimento all'articolo uscito su La Stampa del 21 agosto 2015 “Ecco i curriculum e i perché della candidatura nel cda Asp” che fa seguito all'articolo uscito su ATnews.it del 31 luglio 2015 a firma di Alessandro Mortarino, dove il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche propone una rosa di cinque nomi per ricoprire il ruolo di consigliere di amministrazione di ASP, il Movimento 5 Stelle di Asti desidera puntualizzare il fatto che, pur facendo parte della rete di organizzazioni che hanno dato vita al Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche, non è mai stato messo al corrente dell'intenzione del Comitato stesso di proporre dei candidati e men che meno gli sono stati comunicati dei nomi da proporre. Il Movimento 5 Stelle di Asti si dissocia con decisione da questo modo di agire che ricorda molto quello della lottizzazione da parte della politica e delle lobbies, che il Movimento vuole invece assolutamente condannare, come ha fatto ben presente in altri suoi recenti comunicati che affrontavano questo argomento.
Ci fa sorridere, ma al contempo ci indigna, il fatto che un candidato possa presentarsi a nome di altre organizzazioni, non informate specificatamente e in nome di volontà espresse dai cittadini in ben altro contesto e su ben altri argomenti affrontati anni prima, ma anche che possa definirsi da solo un "soggetto di rilievo e caratura morale e professionale" con buona pace della modestia e della professionalità nella comunicazione.
Il Movimento 5 Stelle di Asti, ha invitato nelle scorse settimane TUTTI i cittadini, ovvero tutti i potenziali candidati che hanno i necessari requisiti, a dichiarare la propria disponibilità ad essere designati in qualità di Presidente di ASP.
La città di Asti è sicuramente in grado di proporre cittadini privi di conflitti di interessi, con le competenze adatte a ricoprire gli incarichi adeguati nel consiglio di amministrazione di ASP, anche e soprattutto quello di un presidente che sia garante di tutti in totale autonomia.
Aspettiamo quindi il risultato della scelta che il sindaco Brignolo dovrebbe rendere nota per i primi giorni di settembre.
Davide Giargia consigliere comunale, capogruppo M5S
Marcella Serpa consigliere comunale M5S
Paolo Mighetti consigliere regionale M5S Piemonte
Questo comunicato, come potrete intuire, non mi rende affatto felice. Mi metto in contatto, allora, con il suo primo firmatario - cioè Davide Giargia - e gli spiego ciò che vi ho già rapidamente riassunto poco più in su. Giargia casca dalle nuvole, mi dice di non essere a conoscenza del dibattito sviluppato sul ggroup e mi informa che Paolo Romano, pur essendo l'amministratore in carica di questa nostra piattaforma di comunicazione, non ne segue più le attività. E che Zangirolami, Martina, Mauro - e forse altri - o non fanno più parte del M5S di Asti oppure non si occupano più delle questioni connesse alla gestione pubblica del servizio idrico integrato.
E io come faccio a saperlo se nessuno me lo dice ?
Possibile che a nessuno di loro sia mai venuto in mente di comunicarmelo ?
Possibile che non abbiano suggerito alla loro segreteria di nominare qualche altro attivista all'interno del nostro ggroup ?
Da non credere ...
Morale: Giargia (a parole) mi dice di comprendere il qui pro quo, registra l'assoluta buona fede mia e del Comitato e mi conferma che, comunque, se il dibattito li avesse coinvolti, la loro (assolutamente legittima) posizione sarebbe stata di non accettazione della proposta di formulare candidature a nome del Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche. Al che il Comitato avrebbe potuto scegliere se procedere ugualmente con le candidature promosse da "solo" 65 delle 67 organizzazioni aderenti, oppure se abbandonare il progetto.
Mi pare un chiarimento pieno.
Gli suggerisco, quindi, dato il chiarimento individuale, che un secondo comunicato stampa venga diffuso dal M5S per rettificare l'incresciosa situazione e allontanare i dubbi sulla ipotizzata mia "cattiva fede".
Giargia mi risponde "ne parlerò con gli altri": ad oggi non ho visto girare comunicati ufficiali del M5S di questo tenore.
In compenso Paolo Romano ha reso pubblica questa dichiarazione, a titolo personale:
È COLPA MIA! Mi scuso per il piccolo equivoco che c'è stato con il comitato astigiano a favore delle acque pubbliche. Effettivamente ho creato io il gruppo nel 2010 per dare uno strumento che permettesse a tutte le organizzazioni di comunicare tra loro. Fino a pochi giorni fa ne ero ancora amministratore, ma, purtroppo, aumentando nel tempo il volume delle mail a cui rispondere, e gli altri impegni, nel frattempo sopraggiunti, non mi è stato più possibile seguire il gruppo. Ho quindi disattivato le notifiche.
Fatta questa dovuta precisazione, chiarito il fatto che il m5s non condivide la scelta dei nomi e non intende sponsorizzare nessuno, mi auguro si possa continuare a lavorare serenamente con il comitato astigiano a favore delle acque pubbliche.
Ho inoltre passato il ruolo di amministratore a Roberto Zanna pur rimanendo all'interno di quel gruppo al quale chiedo di non considerare la mia presenza come una partecipazione effettiva del m5s astigiano in quanto, per il momento, non riuscirei a seguire le varie questioni in modo adeguato.
Paolo Nicolò Romano
(Anche io ritengo di dover dire che "È COLPA MIA!"; avrei dovuto non dare per scontato il "silenzio = assenso" ed essere un po' più scrupoloso ...).
La (mia) sensazione è che il duro comunicato di agosto del M5S possa essere il frutto di qualche ruggine emersa all'interno del Comitato No Teleriscaldamento, dove mi sono permesso di stigmatizzare alcuni personalismi di troppo - a mio modo di vedere, ovviamente - perpetuati da un suo componente di punta (Pierpaolo De Fina), appartenente all'area degli stessi 5 Stelle.
Lo dico perchè nel comunicato del M5S viene citata una indicazione molto inesatta che (mi) suona come un pretesto: ci si riferisce ad un "articolo uscito su ATnews.it del 31 luglio 2015 a firma di Alessandro Mortarino, dove il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche propone una rosa di cinque nomi per ricoprire il ruolo di consigliere di amministrazione di ASP".
E' una falsa affermazione e chiunque lo può verificare attraverso un qualunque motore di ricerca: in quella data noi non avevamo minimamente pensato di candidare nessuno per il semplice fatto che neppure immaginavamo che il Comune avrebbe aperto un "avviso pubblico" per le autocandidature. Avevamo semplicemente invitato - pubblicamente - il Sindaco a scegliere un Presidente (Presidente ...) per l'Asp al di fuori della politica e preferibilmente all'interno dei "difensori dell'acqua pubblica, garanti degli esiti referendari" !
Inoltre, se De Fina e altri dei 5 Stelle erano già al corrente di una possibile scelta del Comitato non consona alle loro strategie, diventa un po' risibile l'affermazione "non ne sapevamo nulla". Evidentemente sapevano ma avevano altri progetti ...
E può essere utile ricordare che sul ggroup del Comitato No Teleriscaldamento, il 9 di agosto, avevo preannunciato a molte decine di persone che il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche avrebbe presentato una rosa di candidature ancora in corso di definizione, dunque informando tutti i 5 Stelle presenti in quella piattaforma (De Fina compreso) di quanto stavamo organizzando: più trasparenti di così ...
In conclusione, pur non essendo un amante del tiro al piccione intuisco che prima di sparare siano parecchie le fasi preparatorie preliminari da organizzare. Qui ho visto e sentito unicamente lo sparo, il resto lo posso solo immaginare.
Come dicevo la scorsa settimana, agosto è sempre un pessimo mese per occuparsi della "cosa pubblica" !