La scorsa settimana vi abbiamo raccontato che, l’11 Gennaio, Asti ha avuto il piacere di avere con sè l'attore “sotto scorta” Giulio Cavalli (e il procuratore Giancarlo Caselli), grazie all'iniziativa del Centro culturale cittadino san Secondo. A distanza di pochi giorni, scopriamo – con enorme sorpresa ed altrettanta indignazione - che la scorta sta per essergli tolta …
Rispettando lo stile sobrio con cui questo "artista resistente" l'ha commentata, riportiamo semplicemente la notizia.
Secondo le analisi del Ministero degli Interni, Giulio Cavalli non è più in pericolo; di qui, l'avviso (per ora informale) attraverso il quale l’attore e politico lodigiano ha saputo che, entro qualche giorno, il servizio di scorta gli sarà negato.
Giulio Cavalli ha così commentato la sorprendente notizia: «È vero che ho ricevuto informale comunicazione sulla scelta da parte dell'Ucis di Roma di revocare il mio servizio di tutela ma non credo, non voglio, e vi chiedo di non strumentalizzare o amplificare la notizia per rispetto per me e per la mia famiglia che ha già pagato troppo. Ho un grande rispetto per le Istituzioni e per le molte persone che con me (e come me) sono in questa nostra grande battaglia, per questo credo che incagliarsi su questo particolare sia irrispettoso nei confronti dei molti che in prima linea rischiano quotidianamente la propria incolumità».
Cavalli era finito sotto protezione il 27 aprile 2008, dopo aver ricevuto una serie di minacce mentre affrontava la tournee per la Lombardia di uno dei suoi spettacoli più noti, «Do ut Des», nel quale metteva alla berlina i riti mafiosi senza tralasciare di fare nomi e cognomi. Finiti gli spettacoli lo avevano raggiunto messaggi minatori, bossoli, disegni inequivocabili. Per le forze dell'ordine l'attore era diventato un obiettivo a rischio.
Ora non più. Non è un bel segnale.
Un abbraccio di solidarietà a Giulio, alla sua famiglia e a tutti coloro che ogni giorno s'impegnano con enorme coraggio, e pagando personalmente, per dare giustizia all'Italia. Nonostante tutto sembri cospirare contro questo progetto e la democrazia.