Poco più di un anno fa scoppia la guerra in Ucraina. I volontari dell’associazione Sentieri di Pace di Boves, fin da subito, si dicono che questa volta non si può restare a guardare. E così contattano l’Operazione Colomba della Papa Giovanni XXIII per dire “Noi ci siamo, oggi come ci siamo stati in ex Jugoslavia.”
I volontari partono, la prima volta il 30 Marzo 2022 insieme a 70 pulmini della Papa Giovanni XXIII. Sono 250 persone. Arrivano a Leopoli dove organizzano una mini marcia per la pace, una marcia silenziosa per dimostrare la loro vicinanza alle popolazioni locali...
A inizio aprile tornano in Italia, ogni pulmino ospita una famiglia. Insieme a Sentieri di Pace arriva una famiglia di quattro persone che i volontari aiutano a sistemarsi e a vivere a Rosbella di Boves.
In estate tornano in Ucraina, questa volta a Mykolaïv, città a 10 km dal fronte. Sono tre volontari che portano aiuti in una comunità religiosa del posto. In questo luogo si distribuiscono generi alimentari e acqua: almeno tre volte la settimana infatti si formano lunghe code per ricevere dell’acqua. Al rientro portano con loro due famiglie in difficoltà e le aiutano ad arrivare alla loro sistemazione a Torino e a Roma.
Nel mese di marzo 2023 i volontari di Sentieri di pace tornano a Mykolaïv e aiutano i profughi interni che alloggiano in un grande quartiere della città con case popolari. In questo contesto organizzano anche un pomeriggio di festa per cantare, ballare e celebrare la vita con persone che sì, stanno soffrendo, ma non intendono cessare di credere in un futuro migliore.
Giorgio, Matteo, Caterina e Marianna sono i quattro volontari di Sentieri di pace che si sono recati in Ucraina per aiutare sul posto le popolazioni colpite dalla guerra. A Rosbella, insieme ad una trentina di volontari e a una comunità che li sostiene e aiuta sempre, hanno accompagnato la famiglia che hanno ospitato a costruirsi una vita in Italia.
Oggi quel nucleo famigliare vive a Boves, ha un lavoro, una casa in affitto. I loro bambini vanno a scuola nelle nostre comunità. Questo seme di speranza è una risposta concreta, è un piccolo, grandissimo risultato per un gruppo di persone che “non può e non ha voluto stare a guardare”.
Tratto da: https://www.csvcuneo.it/i-corridoi-umanitari-di-sentieri-di-pace/