a cura delle Donne in Nero contro la guerra Alba.
Dal 30 marzo di quest’anno i Palestinesi della Striscia di Gaza organizzano l’iniziativa nonviolenta della Marcia per il Ritorno. Queste marce termineranno il 15 maggio, in occasione del 70° anniversario della fondazione dello Stato di Israele nel 1948 e della Naqba, la “catastrofe” durante la quale centinaia di migliaia di Palestinesi furono espulsi o costretti a fuggire dalla loro terra. Da troppo tempo si muore in Palestina, ma si muore anche in Libia, in Egitto, in Iraq, nello Yemen, nella regione a maggioranza curda e in Siria ...
Condanniamo il lancio di missili sulla Siria, messo in atto da USA, UK e Francia: esso è fuori dalla legalità internazionale, non contribuisce ad alleviare le sofferenze dei siriani, impedisce lo svolgersi di quella inchiesta internazionale che unica può appurare se e da chi sono state usate armi chimiche.
Ribadiamo che i bombardamenti, come ogni atto di guerra, non sono mai la soluzione, ma servono solo ad aggravare i problemi: non hanno fatto che portare alla degenerazione della situazione in medio oriente, le cui vittime sono i popoli, in particolare quello siriano, che subisce una guerra civile da ormai 7 anni.
Come Donne in Nero abbiamo aderito all’appello della Rete della pace diramato venerdì 13 aprile scorso, e invitiamo tutte e tutti ad aderire: http://www.retedellapace.it/2018/04/appello-cessate-il-fuoco-fermiamo-le-guerre-in-medioriente/
Siamo INDIGNATE dalla superficialità e dalla poca obiettività dei mezzi di informazione e dal silenzio complice dei nostri politici, nazionali ed europei, che invece di intervenire con la propria condanna mantengono accordi commerciali e militari con lo Stato e l’esercito israeliano.
Esigiamo dal governo italiano, attuale, in scadenza, e futuro, che rispetti la lettera e lo spirito dell'art. 11 della nostra Costituzione e non conceda l'uso delle basi NATO e USA presenti sul nostro territorio per azioni militari illegali.